Curcio Medie

La domanda può sembrare mal posta in quanto la digestione è sempre esistita; ma quello che è stato scoperto, e ci è voluto molto tempo, è la spiegazione del meccanismo con cui avviene.

Il primo scienziato che studiò a fondo il processo digestivo fu Lazzaro Spallanzani, di cui abbiamo già avuto modo di parlare a proposito dei suoi studi sui pipistrelli.

Siamo negli anni intorno al 1750 e già molti studiosi si erano accorti che dentro lo stomaco degli animali c’è un liquido, il succo gastrico, di cui però si ignorava allora la funzione.
Spallanzani, per procurarsi del succo gastrico, uccise una gallina e, praticando un’apertura nello stomaco, prelevò una certa quantità di liquido che mise in due tubicini di vetro. Nel primo aggiunse un pezzetto di carne e nell’altro del grano macinato e preventivamente fatto macerare nel gozzo di un tacchino. Gli uccelli, infatti, hanno due stomaci, uno muscolare, per lo sminuzzamento dei semi, e uno ghiandolare, che produce enzimi digestivi (molecole prodotte dalle ghiandole disseminate lungo il tubo digerente che hanno il compito di accelerare la funzione digestiva e di renderla possibile a temperature relativamente basse). Per tenere il contenuto dei tubi a temperatura costante,
Spallanzani se li mise sotto le ascelle e ve li tenne al caldo per molto tempo. Aprendo i tubi tre giorni dopo, osservò che nel tubo contenente il grano si trovava una polpa farinosa, mentre nell’altro trovò la carne quasi completamente digerita e, aggiungendo ancora del succo gastrico, questa finì per sciogliersi del tutto. In tal modo Spallanzani aveva dimostrato che è il succo gastrico il vero agente della digestione animale e, ripetendo l’esperimento con il succo gastrico di altri animali, trovò sempre gli stessi risultati. Mancava però la verifica sull’uomo. Ciò che avviene negli animali si verifica anche nel nostro corpo? Spallanzani usò se stesso come cavia.
Mise in un tubicino di legno tutto crivellato di buchi della carne masticata e quindi inghiottì il tubo. I buchetti consentivano il passaggio all’interno dei liquidi prodotti dall’apparato digerente che attraversavano il tubo attaccando la carne. Il tubo di legno attraversò il sistema digerente del nostro scienziato senza rompersi e venne recuperato alla fine del... viaggio nelle feci. Dato che la carne contenuta nel tubo risultava completamente digerita, Spallanzani concluse che anche nell’uomo è proprio il succo gastrico a compiere buona parte della digestione, in particolare quella della carne.