Curcio Medie

Il testo scientifico

Un testo scientifico presenta un problema nel suo insieme, ne analizza i diversi aspetti da un punto di vista oggettivo e spesso spiega quanto esposto con un corredo di immagini, schemi e grafici. Ancora una volta, quindi, scrivere un testo significa saper scegliere le informazioni, ordinarle e, in particolare in questo caso, utilizzare un lessico specialistico.
Ecco come viene presentato il problema del disboscamento della foresta pluviale amazzonica sul sito internet dell’associazione ambientalista Greenpeace.
La foresta pluviale amazzonica si trova in Brasile, ma si estende anche in Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Suriname e Guyana Francese. È la più vasta foresta tropicale del pianeta: basti pensare che la sola porzione brasiliana ricopre un’area grande quanto gli Stati Uniti.
L’Amazzonia è l’ecosistema più ricco al mondo di biodiversità: ospita circa 60.000 specie di piante, 1000 specie di uccelli e oltre 300 specie di mammiferi. Il Rio delle Amazzoni ospita 2000 specie di pesci d’acqua dolce, oltre a mammiferi acquatici come il delfino rosa e la lontra gigante. La foresta amazzonica è inoltre abitata da 20 milioni di persone. Tra queste ci sono 180.000 amerindi e molti cabocli – tradizionali abitanti della foresta, discendenti da amerindi e portoghesi. La sopravvivenza di questi popoli dipende dalla foresta che, oltre ad avere un ruolo importantissimo sul piano culturale, assicura loro cibo, riparo e medicine.

Il problema e le conseguenze della deforestazione
Anno dopo anno, le compagnie del legno penetrano sempre più a fondo nel cuore della foresta amazzonica, devastandola. Tra l’agosto del 2003 e l’agosto del 2004, l’industria del legname ha spazzato via, nel solo Brasile, 2.630.000 ettari di foresta primaria; sono state aperte inoltre nuove strade, spianando così il terreno ad altre attività distruttive quali l’allevamento e l’agricoltura. Quanto più si estrae in profondità nella foresta, tanto più si allentano i controlli da parte dell’agenzia ambientale brasiliana e si diffondono pratiche illegali di sfruttamento forestale come il taglio di specie protette e l’invasione di terre abitate dagli indigeni.
Molto spesso, dopo aver tagliato gli alberi, la foresta residua viene bruciata e sulle sue ceneri vengono seminate piante erbacee infestanti a crescita rapida, che impediscono la crescita di nuovi alberi. Ma questi pascoli durano poco: in breve tempo il sottilissimo manto fertile della foresta si consuma senza rigenerarsi e l’umidità, priva della protezione dei rami, viene asciugata dal sole, lasciando spettrali distese di argilla rossiccia.
L’estrazione intensiva e spesso illegale del legno, sostenuta da una domanda sia interna che internazionale di compensato economico e di legno tropicale, minaccia quindi l’integrità dell’ecosistema amazzonico e rischia di arrecare danni a tutto il pianeta: il disboscamento ha già infatti causato sensibili mutazioni nel microclima ed è possibile che un ulteriore incremento del tasso di deforestazione possa accelerare i mutamenti climatici su larga scala, contribuendo in modo determinante al fenomeno del riscaldamento globale.

Il piano di investimenti Avança Brasil
Nel gennaio del 2001, il governo brasiliano ha annunciato il lancio di un piano chiamato Avança Brasil [Avanza Brasile]: un insieme di progetti «di sviluppo» per un totale di 40 miliardi di dollari di investimenti, destinati, in gran parte, alla realizzazione di grandi opere all’interno della foresta amazzonica con 10.000 km di autostrade, centrali idroelettriche, dighe, elettrodotti, miniere, gasdotti, pozzi petroliferi, canali di navigazione, porti, concessioni di taglio e altri progetti di sviluppo industriale. Gli scienziati avvertono che questi progetti rischiano di portare alla distruzione di un’area significativa di foresta amazzonica. Il progetto Avança Brasil mostra inoltre l’atteggiamento del governo nei confronti delle foreste, delle genti e delle altre creature che le abitano.

L’analisi del problema della foresta dell’Amazzonia inizia con alcune informazioni basilari:
- la posizione geografica (la foresta si trova in America Latina e si estende in Brasile, Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Suriname e Guyana Francese);
- l’estensione (solo la parte brasiliana è vasta quanto gli Stati Uniti: oltre 9 milioni di chilometri quadrati)
- la biodiversità (3300 specie tra mammiferi, uccelli e pesci)
- la popolazione umana (20 milioni di persone)
- l’importanza culturale ed economica (per i popoli che la abitano è fonte di cibo, riparo e medicamenti).

L’analisi prosegue illustrando le condizioni attuali dell’area considerata: denuncia la deforestazione intensiva mettendo in luce un dato allarmante (tra il 2003 e il 2004 sono stati disboscati 2.630.000 ettari di foresta) e spiega che gli alberi vengono spesso sostituiti con attività agricole e pastorali.
Il testo chiarisce poi le cause del fenomeno (la richiesta di legname del mercato interno e di quello internazionale) e le sue conseguenze a medio termine (l’inaridimento del suolo) e a lungo termine (il forte contributo al riscaldamento globale).
Infine, sempre citando date e numeri, l’analisi pone l’accento su un’iniziativa governativa che potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione: il piano economico Avança Brasil, che prevede la realizzazione di numerose grandi opere proprio nella foresta pluviale.
Il linguaggio utilizzato è molto preciso, si ricorre a termini quali «foresta pluviale», «biodiversità», «domanda interna e internazionale», «riscaldamento globale», per capire i quali è necessario fare ricorso a conoscenze già acquisite e attivare una serie di relazioni concettuali.
La foresta pluviale si trova nella fascia equatoriale, la zona compresa tra i due tropici, ed è caratterizzata dal clima tropicale umido, con poca differenza tra il mese più caldo e quello più freddo (si passa da 24,5 a 26,6 oC) e dall’abbondanza di piogge.
La biodiversità di un luogo è la varietà di specie animali e vegetali, di geni ed ecosistemi presenti. Essa è frutto di un lunghissimo processo di selezione naturale ed è la conseguenza della capacità degli esseri viventi di adattarsi alle caratteristiche di un luogo e ai loro mutamenti. La sua importanza è legata alle funzioni che svolge: rendere disponibili risorse alimentari, contribuire all’equilibrio ambientale (da quello climatico a quello geologico), stimolare processi culturali.
Quello di domanda è un concetto economico che si riferisce alla richiesta di merci nel mercato; si può prendere in considerazione la domanda nel mercato di un singolo paese, e allora si parla di domanda interna, o quella di più paesi, e si parla di domanda internazionale. Quando la domanda di un bene cresce, aumenta l’offerta, vale a dire l’immissione sul mercato del bene richiesto. Questo fa aumentare il fatturato di chi produce quel bene, dunque le sue entrate.
Il riscaldamento globale è l’aumento della temperatura sulla Terra, un fenomeno che si è verificato più volte nel corso della sua storia. Secondo gli studiosi, attualmente ci troviamo in una fase di riscaldamento globale alla quale hanno contribuito le attività umane che producono anidride carbonica attraverso la combustione, in particolare la produzione industriale (surriscaldamento). L’eccesso di anidride carbonica provoca il cosiddetto «effetto serra», dovuto al fatto che, mentre le radiazioni provenienti dal Sole riescono a raggiungere la Terra attraverso l’atmosfera, la radiazione terrestre viene assorbita dall’anidride carbonica, e questo causa il surriscaldamento.
Il testo scientifico è quindi tessuto con parole ed espressioni legate a una serie di conoscenze dietro le quali esiste una realtà che bisogna saper ricreare, solo in questo modo è possibile comprenderlo davvero. Ogni testo scientifico è organizzato secondo una gerarchia che bisogna imparare a individuare elaborando ciò che resta non detto.
Presentiamo ora un breve paragrafo del libro Le scienze insieme di Milvia Dotti e Gabriella Giorgetti. Analizziamo insieme il brano dal titolo Il potere energetico degli alimenti.

Il potere energetico degli alimenti
Ogni alimento fornisce energia in quantità diverse a seconda della sua composizione. Per poter confrontare fra loro le diverse sostanze alimentari e per poter, quindi, controllare la quantità di energia che dobbiamo introdurre nel nostro corpo è necessaria un’unica unità di misura. Il potere energetico degli alimenti si misura infatti in Calorie. Dire che un grammo di grasso produce 9 Calorie significa che, attraverso le successive reazioni chimiche alle quali il grasso verrà sottoposto nelle cellule, da esso si libereranno complessivamente 9 Calorie.
1 grammo di grasso produce 9 Calorie;
1 grammo di zucchero produce 4 Calorie;
1 grammo di proteine produce 4 Calorie.
Il titolo serve a delimitare il campo d’indagine ed enunciare il concetto che sarà spiegato, attraverso un processo tipico del linguaggio delle scienze che utilizza una parola, in questo caso «il potere», seguita da un aggettivo, «energetico», per sostituire un’intera frase.
Il potere energetico degli alimenti = Ogni alimento fornisce energia in quantità diversa a seconda della sua composizione.
La frase con cui inizia il testo rende esplicito l’argomento di cui si parlerà ed è la trasformazione del titolo, contiene il suo chiarimento.
Capito il titolo, bisogna porsi domande che servano da guida al ragionamento.
Nella prima frase c’è la parola «energia», ma cosa vuol dire questo termine in un testo scientifico? Il linguaggio scientifico è molto preciso, i suoi termini non possono
cambiare significato al variare del contesto come accade per testi d’altro genere.
Un uomo pieno di energia è pieno di forza, con riferimento al suo vigore muscolare e nervoso; un padre che non ha l’energia necessaria per farsi rispettare è una persona che manca di fermezza. Ma se si parla di energia solare, luminosa, elettrica, atomica, che cosa si intende? Cosa vuol dire che anche il nostro organismo ha bisogno di energia? Per poter rispondere, quindi per capire veramente il testo che si ha di fronte, si deve fare ricorso alle conoscenze che si posseggono oppure documentarsi su altri libri.
Osservando un calciatore che tira calci a un pallone o un muratore al lavoro, ci si rende conto che le loro azioni sono possibili grazie all’energia dei loro muscoli, ma sul finire della partita il calciatore sembra avere meno forza nelle gambe e dopo un certo numero di ore il muratore appare affaticato, quindi la loro energia è diminuita.
Ne consegue che l’energia è la capacità di compiere un lavoro, e nel linguaggio scientifico questo è l’unico significato possibile.
L’energia che si è consumata si è trasferita dai muscoli agli oggetti, perciò per acquistare nuovamente energia, cioè capacità di lavorare, studiare, praticare uno sport, è necessario introdurre sostanze che diano nuovo equilibrio all’organismo: gli alimenti.
Il testo citato spiega come si misura la quantità di energia necessaria all’organismo: «Il potere energetico degli alimenti si misura [...] in Calorie».

Il testo scientifico
Il testo scientifico serve a:
- informare in modo oggettivo;
- fornire dati;
- argomentare.

Si avvale della capacità di:
- definire;
- classificare;
- generalizzare;
- esemplificare;
- collegare logicamente;
- formulare ipotesi e verificarle;
- utilizzare disegni, schemi, grafici, immagini.

Usa un linguaggio:
- non ambiguo e molto preciso;
- formato da parole nuove e composte;
- formato da nomi che sostituiscono intere frasi.

Nuovamente, capire è riflettere: non tutti consumano energia allo stesso modo, chi fa lavori pesanti, quindi manuali, consuma più energia di chi fa lavori sedentari. La necessità di energia varia da persona a persona e si può misurare. Ma cos’è una caloria?
Se si bruciano legno, metano, carbone, si ottiene una certa quantità di calore, che non è sempre la stessa ma varia a seconda della sostanza che si è scelta, anche se si adopera la stessa quantità, per esempio un chilo di legno, un chilo di metano o un chilo di carbone. La caloria è la quantità di calore necessaria per far innalzare di 1 °C (da 14,5 °C a 15,5 °C) la temperatura di 1 grammo di acqua distillata alla pressione di 1 atmosfera (cioè sul livello del mare).
Nel testo, però, «caloria» è scritto con la «c» maiuscola. Non si tratta di un errore di stampa, ma di un multiplo della caloria, ovvero della quantità di calore necessaria per innalzare di 1 °C la temperatura di 1 chilo di acqua distillata alla pressione di 1 atmosfera. Quindi il potere energetico si misura in calorie per chilogrammi. Bruciando 1 grammo di grasso si producono 9 Cal/kg. L’unità di misura è la grandezza di paragone il cui valore serve a misurare le altre grandezze, questo è il solo significato di tale espressione nel linguaggio scientifico.

GLOSSARIO

Fatturato. Quantità di beni venduti in un determinato periodo di tempo.

Gerarchia. Struttura basata sul principio della subordinazione di un elemento a quello superiore.

ATTIVITÀ PER LE COMPETENZE

1. A che cosa serve il testo scientifico? Di cosa si avvale?

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2. Che cosa hai capito dall'estratto sulla deforestazione? Spiega a parole tue.

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3. Che tipo di linguaggio viene utilizzato?

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4. Prova a scrivere un testo scientifico (quindi con un linguaggio adeguato) su un argomento che conosci bene.

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5. Che differenze ci sono, a livello stilistico, tra il testo scientifico e la cronaca?

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