Curcio Medie

Il Bahrein è un piccolo arcipelago situato nel golfo Persico al largo delle coste dell'Arabia Saudita, in corrispondenza dell’insenatura formata dalla penisola del Qatar. È formato da 33 isole coralline tra cui le più importanti sono: Bahrein, Muharraq, Omm, Nasan, Sitra e Nebi Sālih. Nell’isola principale, appunto Bahrein, sorge la capitale, Manama. La superficie complessiva è di 750 km².

 

Superficie: 750 km²
Abitanti: 1.343.000 (stime 2014)
Densità: 1.643 ab./km²
Forma di governo: monarchia ereditaria
Capitale: Manama (157.474 ab.)
Altre città: Al Muharraq 75.000 ab.
Gruppi etnici: Arabi 68%, Asiatici (Indiani, Iraniani, Pakistani e altri) 24,5%, Europei 2,5%
Confini: golfo Persico
Monti principali: Jabal al Dukhan 135 m
Isole principali: Bahrein 572 km²
Clima: arido tropicale
Lingua: arabo (ufficiale), inglese, farsi, urdu
Religione: musulmana sciita 70%, musulmana sunnita 30%
Moneta: Dinar di Bahrein
Adesione agli organismi internazionali: Lega Araba, OCI, ONU, CCG

 

 

Popolazione
Come si presenta il Bahrein a livello demografico?
La popolazione è costituita prevalentemente da arabi e persiani, con una piccola percentuale di asiatici ed una minima minoranza europea. Secondo gli ultimi dati a disposizione, la popolazione del Bahrein si aggira intorno ad 1.343.000 di abitanti (stime 2014), in prevalenza arabi (il 68% della popolazione). A causa della posizione dell’arcipelago sulle rotte verso l’India, è sempre stata forte la presenza di indiani, di persiani e di pakistani. Numerosi sono, oggi, i lavoratori stranieri: nordamericani e inglesi nel settore petrolifero e finanziario; asiatici nella produzione e nel settore dei servizi. La densità di popolazione è assai elevata (1.643 abitanti per km²), e forte è il tasso di incremento annuo (2,652 % nel 2012). L’insediamento prevalente è quello urbano.
L’arabo è la lingua ufficialmente adottata, ma come negli altri paesi del golfo, è parallelamente diffusa, per ragioni soprattutto di carattere economico, la lingua inglese.
La religione di gran lunga dominante tra la popolazione è la musulmana, di rito sciita, ma la famiglia reale, insieme alle più ricche famiglie di mercanti, appartiene alla minoranza sunnita. L’islam è la religione di stato, ma l’ormai storica presenza di diverse altre componenti etniche fa in modo che vi siano minoranze indigene di cristiani, di ebrei, di induisti e di parsi (una religione di origine iranica, diffusasi successivamente anche in India).
Manama, la capitale dello stato del Bahrein, sorge sulla costa nordorientale dell’isola omonima. Dal 1986 è collegata da un ponte all’Arabia Saudita. La città è sede di un’università, la città è una piazza finanziaria internazionale e un porto franco.

 

 

Territorio
Analizziamo ora lo Stato da un punto di vista morfologico.
Le isole hanno origine corallina e sedimentaria. Il territorio è morfologicamente piatto e uniforme; solo nell’isola di Bahrein, che con i suoi 572 km² occupa gran parte della superficie del paese, i depositi sabbiosi hanno formato rilievi collinari. Qui si trova il punto più alto del paese, a 134 m d’altezza sopra il livello del mare.
Il clima del Bahrein ricorda quello degli altri paesi di quest’area geografica: estati calde e umide (nel periodo da aprile a ottobre) e inverni miti. Notevoli sono le escursioni termiche dal giorno alla notte e da una stagione all’altra. Scarsissime le piogge.
La bellezza paesaggistica e la vegetazione lussureggiante, all’interno di una regione desertica, valse al Bahrein la fama di «isola con un milione di palme». Oggi le cose sono cambiate e, anche se alcune zone dell’isola sono ancora coperte da palme da datteri, parte degli alberi sono stati abbattuti ed altri sono morti perché non più alimentati dalle acque sorgive sotterranee, impiegate ora per altri usi.
La fauna è rappresentata quasi esclusivamente da cammelli addomesticati e da asini. Il parco naturale di Al ’Areen (10 km², nella zona sudoccidentale dell’isola principale) funge da riserva naturale per le specie indigene in via di estinzione come l’orice arabo, un genere di antilope, originaria dell’Africa e dell’Arabia, con lunghe corna dritte.

Economia
Che tipo di sistema economico si è strutturato in Bahrein?
La ricchezza derivata dal petrolio ha avuto come conseguenza negativa l’abbandono delle precedenti attività, quali la pesca delle perle e l’agricoltura. Lo sviluppo incontrollato dell’industria petrolifera ha, d’altra parte, gravemente danneggiato l’ambiente, cosicché oggi la coltivazione delle perle è praticamente scomparsa e la popolazione ittica notevolmente diminuita. L’agricoltura, resa difficoltosa dalla tragica scarsità delle risorse idriche (per la quale non si sono trovate soluzioni alla portata delle finanze del paese), svolge un ruolo assolutamente marginale nell’economia complessiva della nazione (principalmente datteri e riso). Caratteristico nel paese è l’allevamento degli asini bianchi.
Nel Bahrein, già nel 1932 furono scoperti i primi giacimenti petroliferi, che procurarono ingenti ricchezze e favorirono lo sviluppo del paese, creando elevati standard di vita. A lungo andare, però, l’intenso sfruttamento delle risorse ha notevolmente diminuito le riserve e ha indotto il paese a compiere notevoli sforzi per diversificare le attività produttive e per trovare fonti di ricchezza alternative.
Un’operazione che sembra riuscita, visto l’attuale sviluppo dell’industria per la lavorazione dell’alluminio e della cantieristica.
La grande raffineria di Awali e altre industrie, che si sono formate negli anni grazie alla ricchezza prodotta dal petrolio, hanno fatto di Bahrein uno dei paesi più ricchi del Medio Oriente.
Nel settore del terziario, il governo si è impegnato fin dagli anni Settanta per attirare le principali banche della regione a Manama, incentivando inoltre il trasferimento di società straniere sul suo territorio e il commercio internazionale attraverso l’istituzione di porti franchi, cioè esentasse.
Da alcuni anni è stato aperto nella capitale un aeroporto internazionale, che è presto diventato tappa obbligata e scalo di rifornimento per il carburante per molte compagnie aeree. Notevoli anche le recenti iniziative governative per promuovere il turismo nell’isola.

Dalle ostriche il gioiello più prezioso
La pesca delle ostriche, molto praticata un tempo nel golfo Persico, sta ora perdendo d’importanza, mentre continua ad essere esercitata nel mar Rosso e nell’oceano Pacifico ed Indiano.
La ricerca delle perle è molto difficile e faticosa, i sommozzatori o gli indigeni che si immergono portano in superficie una grande quantità di ostriche, ma solo l’1% di queste contiene la perla. Le perle si estraggono aprendo le ostriche subito dopo pescate, oppure facendole putrefare e poi bollire per recuperare anche le più piccole nascoste nei lembi del mantello. Le perle estratte vengono poi inviate agli stabilimenti dove si procede a tornirle, migliorarne la forma, lucidarle e a volte forarle. Le perle sono sferiche, di forma più o meno regolare e si classificano secondo la grandezza in perle paragone, perle ciliegia, perle a numero, perle a lotto, semente di perle. La loro conformazione chimica è uguale a quella della madreperla: 91-92 % di carbonato di calcio, 2-3 % di acqua, 6 % di sostanze organiche. L'unità di peso è il grano che corrisponde a 1/20 di grammo. Le perle sono opache, bianche, con riflessi argentei, gialli o azzurri; molto rare le perle nere che si pescano nelle coste del Messico. Le perle, la cui formazione avviene naturalmente, si dicono vere per distinguerle dalle cosiddette perle coltivate.
Queste si producono introducendo nel mantello dell’ostrica una piccola perla o un globuletto di madreperla avvolto con uno strato di epidermide di un altro mollusco; quindi si pone di nuovo in mare per un periodo non inferiore a 4 anni affinché attorno al corpo estraneo si formino gli strati perliferi. Le perle coltivate difficilmente si distinguono dalle perle vere (la loro origine si rivela soltanto con esami ottici) di cui hanno lo stesso aspetto ed uguale composizione chimica. Questo metodo di coltura artificiale delle perle viene praticato in Cina e soprattutto in Giappone.

Ordinamento politico
Concludiamo lo studio del Paese con qualche cenno sulle vicende politiche che lo hanno interessato.
Protettorato britannico dal 1861, il Bahrein conquistò la piena indipendenza solo a partire dal 1971. Dal punto di vista istituzionale lo stato è retto da una monarchia ereditaria. Nel 1975 l’emiro ha sospeso la Costituzione del 1973 e sciolto l’Assemblea nazionale accentrando tutti i poteri. Nel 2001 è stata approvata con un referendum una nuova costituzione promulgata nel 2002 che, pur concentrando tutti i poteri nelle mani dell’emiro, garantisce formalmente le libertà politiche e personali dei cittadini. Il Bahrein è membro dal 1971 della Lega araba e fra i paesi soci fondatori del Consiglio di cooperazione del golfo (Ccg), istituito nel 1981. 

ATTIVITÀ PER LE COMPETENZE

1- Descrivi le caratteristiche demografiche del Paese.

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2-Quali sono le principali caratteristiche morfologiche del territorio?

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3- Indica le principali fasce climatiche della nazione.

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4- A livello di flora e fauna, cosa possiamo dire dello Stato in questione?

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5- Riporta, in un breve testo di 10 righe, gli aspetti salienti dell’economia nazionale.

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