Curcio Medie

La Repubblica federale dell’India, o più propriamente Unione Indiana, confina a nordovest con il Pakistan, a nord con la Cina, con il Nepal e con il Bhutan, ad est con il Bangladesh (che divide l’estrema parte orientale dell’India dal resto del paese) e con il Myanmar. È bagnata ad ovest dal mare Arabico, a sud dall’oceano Indiano, ad est dalle acque del golfo del Bengala. Il territorio dell’India si estende su una superficie di oltre 3 milioni di km², quasi undici volte quella dell’Italia. La capitale è New Delhi.

 

Superficie: 3.166.414 km² (3.287.263 km² con i territori occupati da Cina e Pakistan)
Abitanti: 1.266.084.834
Densità: 385 ab./km²
Forma di governo: repubblica federale
Capitale: Nuova Delhi (9.820.000 ab., 12.790.000 aggl. urbano)
Altre città: Bombay (Mumbai) 11.915.000 ab. (16.370.000 aggl. urbano), Calcutta (Kolkata) 4.580.000 ab. (13.215.000 aggl. urbano), Bangalore 4.290.000 ab. (5.685.000 aggl. urbano), Madras (Chennai) 4.215.000 ab. (6.425.000 aggl. urbano), Ahmadabad 3.515.000 ab. (4.520.000 aggl. urbano), Hyderabad 3.450.000 ab. (5.535.000 aggl. urbano), Pune 2.540.000 ab. (3.755.000 aggl. urbano), Kanpur 2.530.000 ab. (2.690.000 aggl. urbano), Surat 2.435.000 ab. (2.810.000 aggl. urbano), Jaipur 2.325.000 ab., Lucknow 2.265.000 ab., Nagpur 2.125.000 ab., Patna 1.705.000 ab., Indore 1.640.000 ab., Vadodara 1.490.000 ab., Bhopal 1.455.000 ab., Coimbatore 1.445.000 ab., Ludhiana 1.395.000 ab., Kochi 1.355.000 ab., Visakhapatnam 1.330.000 ab., Agra 1.320.000 ab., Varanasi 1.210.000 ab.
Gruppi etnici: Indoari 72%, Melanidi 25%, Mongolidi 3%
Confini: Cina, Nepal e Bhutan a nord, Myanmar (ex Birmania) e Bangladesh ad est, oceano Indiano a sud, Pakistan ad ovest
Monti principali: Kanchenjunga 8.598 m
Fiumi principali: Brahmaputra 2.900 km (totale, compresi tratti cinese e bangalese), Gange 2.125 km (tratto indiano, totale 2.510 km), Godavari 1.465 km, Yamuna 1.400 km, Krishna 1.400 km, Narmada 1.310 km
Laghi principali: Hirakud 1.100 km²
Isole principali: isole Andamane 6.408 km² (Middle Andaman 1.536 km²), isole Nicobare 1.841 km² (Great Nicobar 1.045 km²), Laccadive 32 km²
Clima: tropicale temperato
Lingua: hindi (lingua nazionale), assamese, bengali, gujarati, kannada, kashmiri, konkani, malayalam, manipuri, marathi, nepali, oriya, punjabi, sanscrito, sindhi, tamil, telugu, urdu (tutte ufficiali), inglese
Religione: induista 82%, musulmana 12%, cristiana 2,5%, sikh 2%
Moneta: Rupia indiana
Adesione agli organismi internazionali: Commonwealth e ONU.

 

 

Popolazione
Come è organizzato il Pakistan a livello demografico?
L’India si posiziona, per numero di abitanti (circa 1.266.084.834), come secondo paese del mondo dopo la Cina, e gli indici di natalità ancora elevatissimi determinano un aumento demografico progressivo. La maggioranza della popolazione vive in villaggi rurali ma sono sempre più numerosi gli indiani che si addensano nelle grandi città, nella speranza di sfuggire alla fame e alla miseria.
La mortalità infantile, sebbene più che dimezzata negli ultimi anni, è ancora decisamente superiore alla media europea, mentre la speranza di vita si è elevata fino ai 65 anni.
La popolazione è molto varia dal punto di vista etnico e linguistico e le varie stirpi che hanno popolato l’India negli oltre cinquemila anni di storia non si sono mai completamente fuse fra loro. I discendenti dei primi abitatori dell’India, di stirpe dravidica, abitano la parte meridionale del Deccan. Il gruppo etnico più numeroso, pur nelle forti differenze interne, è quello degli arii (o indù), che derivano dai popoli di pastori che iniziarono la conquista dell’India nel II millennio a.C. Nelle regioni periferiche vivono minoranze di stirpe affine agli abitanti dei paesi confinanti: a nord tribù mongole, a ovest gruppi pathan e beluci.
L'India ha un passato come colonia britannica dalla metà del XVII secolo (prima sotto il controllo della Compagnia inglese delle Indie orientali e, dal 1858, possedimento diretto della corona inglese), l’India ottenne l’indipendenza nel 1947 sotto la guida di Gandhi, che aveva condotto una pacifica ma efficace lotta contro la dominazione da parte della Gran Bretagna.
Lo stato indiano è una repubblica federale di tipo parlamentare. Il presidente della Repubblica, eletto dai due rami del Parlamento nazionale e dalle assemblee degli stati dell’Unione, nomina il governo, titolare del potere esecutivo. Al Parlamento, formato dalla Camera del popolo e dal Consiglio degli stati spetta il potere legislativo. L’Unione è formata da 28 stati e 7 territori. Ogni stato ha Parlamento e governo suoi; il governo dell’Unione è rappresentato da un governatore locale.

 

                 

Le città
La grande maggioranza della popolazione indiana (70%) vive ancora nei villaggi rurali, che sono più di 600.000. La struttura di questi villaggi varia considerevolmente da una regione all’altra: nelle zone dell’Himalaya le case sono costruite in pietra, ma al centro e al sud molti vivono in capanne di bambù o in edifici costruiti con paglia e con fango o in terra battuta. Solo la metà delle abitazioni è dotata di energia elettrica, di acqua corrente e di servizi sanitari, nonostante gli sforzi governativi volti a migliorare le condizioni di vita rurale.
D’altra parte non sono migliori le prospettive offerte dalle grandi città, dove si addensano milioni di persone (negli ultimi anni si sta verificando una vera e propria migrazione con ritmi di crescita del 300% annui), la maggior parte delle quali vive in agglomerati di baracche prive di servizi igienici: le cosiddette bidonville (in India, slums).
Rispetto alla vastità del territorio, le città sono relativamente poche: alcune sono nate intorno a santuari famosi, ma la maggior parte di esse sono sorte e stanno sorgendo intorno a centri industriali. La capitale del paese è New Delhi, situata nella regione nordoccidentale in posizione strategica alla convergenza delle principali direttrici ferroviarie e stradali dell’India. La città è costituita da due nuclei, quello più antico (Delhi) maggiormente popolato, e la nuova Delhi propriamente detta (inaugurata nel 1931), dove hanno sede le principali istituzioni politiche, amministrative e culturali.
Bombay, sulla costa occidentale, è costruita su un gruppo di isole collegate alla terraferma da ponti e da terrapieni. Principale centro finanziario commerciale, è il secondo porto del paese e uno dei più importanti scali aeroportuali. Intorno alla città, che ha ormai inglobato territori e centri vicini per l’enorme pressione demografica che deve sopportare, sorge il polo industriale.
Calcutta, sul delta del Gange, è il maggiore agglomerato urbano e il porto più attivo del paese, nonché sede di industrie e di imprese commerciali. La città è anche la testimonianza degli aspetti peggiori dell’India: tre quarti della popolazione vive in baracche, la disoccupazione è altissima, manca l’acqua, i servizi e le infrastrutture sono assolutamente inadeguate e perfino la rete viaria metropolitana è insufficiente rispetto al traffico corrente.
Fra le altre città di rilievo sono da ricordare Madras, Bangalore e Hyderabad, nella regione del Deccan, oltre a Benares, capitale spirituale e città santa per gli induisti e i buddhisti.

Territorio
Analizziamo ora gli aspetti morfologici del Paese.
Stato dell'Asia meridionale, l’India presenta a nord la regione dei massimi rilievi culminanti nelle catene dell'Himalaya con il Nanda Devi (7.820 m) e del Karakorum. A sud di questi rilievi si stende il grande bassopiano gangetico (Indostan), limitato a sua volta a sud dai monti Vindhya e dai rilievi tabulari dell'altopiano della penisola del Deccan, chiuso ai due lati dai monti Ghati orientali e occidentali. Al centro vi sono vaste pianure alluvionali percorse dal fiume Indo, dal Gange (il fiume maggiore dell’India), cui si unisce nella regione deltizia il Brahmaputra. Il Deccan è solcato anche dal Codavari (1.500 km), dal Narbada (1.300), dal Kistna (1.300), ecc. Anche se lo scioglimento delle nevi influenza un po' il regime del Gange, tutti i fiumi indiani sono regolati dalle piogge apportate dai monsoni, con differenze fortissime tra piene e magre e delle quantità medie da un anno all'altro.
L’India può, pertanto, essere divisa in tre grandi zone naturali: la frontiera settentrionale, che separa il paese dalla Cina e dal resto dell’Asia, è delimitata dalle catene del Karakoram e dell’Himalaya. Quest’ultima si estende per 2700 km in direzione est-ovest con cime superiori agli 8000 m. La parte dell’Himalaya situata entro i confini politici dell’India comprende le montagne del Kashmir, a ovest, e quelle dell’Assam, all’estremità nordorientale.
La parte centrale dell’India è occupata da un’immensa pianura alluvionale formata dai sedimenti fertili dei tre principali fiumi: l’Indo (che nasce dal Karakoram), il Gange e il Brahmaputra (che scendono dall’Himalaya); terza parte, la penisola del Deccan, che occupa la maggior parte dell’India meridionale («terra meridionale»), una sorta di triangolo con il vertice rivolto verso sud, nell’oceano Indiano. Si tratta di un vasto altopiano roccioso, leggermente inclinato verso est e rialzato lungo i bordi dove appunto si trovano le catene dei Ghati («gradini»), che formano una barriera intermedie fra l’interno e le pianure costiere. I Ghati occidentali, che raggiungono un’altitudine di 2700 m, scendono a strapiombo sulla stretta fascia pianeggiante di Malabar, poste in prossimità del mare Arabico. I Ghati orientali (la cui altitudine media è di 600 m) digradano, invece, più dolcemente sulla larga regione costiera del Coromandel, affacciata sul golfo del Bengala. Anche la regione del Deccan è percorsa da numerosi e abbondanti corsi d’acqua, che rendono fertile il terreno.
La fascia costiera dell’India si sviluppa per più di 5000 km. A ovest, lungo il mare Arabico, il litorale scende diritto, a tratti basso e sabbioso e a tratti alto e ripido. Di fronte alla costa del Malabar si trova l’arcipelago corallino delle Laccadive. Oltre capo Comorin, l’estrema punta dell’India (il vertice del triangolo), si apre la costa bassa del Coromandel, segnata dal delta di molti fiumi. Il litorale prosegue, quindi, basso e sabbioso fino all’ampio delta del fiume Gange nel golfo del Bengala. A sudest, nell’oceano Indiano, vicino alla Birmania e alla Malesia, sorgono le isole coralline Andamane e le Nicobare.

Clima
Com’è il tempo in India?
Protetta a nord dall'arco montuoso dell'Himalaya, l'India gode di temperature subtropicali con scarse escursioni medie annue; le temperature medie di gennaio e luglio sono 15°C e 22°C a Delhi, 20°C e 28°C a Calcutta, 25°C e 28°C a Bombay. Il territorio dell’India, attraversato dal Tropico del Cancro, si sviluppa in direzione est ovest per 2700 km e in direzione nordsud per 3200 km.
La grande estensione in latitudine determina perciò la varietà del clima, che varia anche in funzione dell’altitudine. Le stagioni dipendono più che dal variare della temperatura, sempre piuttosto elevata, dal fenomeno dei monsoni. Dalla metà di giugno alla fine di settembre, il monsone estivo spira da sudovest verso nord apportando nuvole, pioggia e umidità. Verso la fine di ottobre, il monsone autunnale, che spira in senso inverso, causa talvolta cicloni catastrofici lungo la costa del golfo del Bengala e il delta del Gange. In inverno il clima è abbastanza mite e secco; nei mesi di aprile e di maggio l’aria si riscalda raggiungendo temperature anche di 40 °C. Il clima diventa quindi soffocante, la terra si spacca per la siccità e i lavori agricoli devono necessariamente interrompersi in attesa della stagione delle piogge. In un paese prevalentemente agricolo i monsoni scandiscono le attività dell’uomo e la vita stessa: se le piogge sono eccessive le campagne si allagano e i raccolti marciscono; viceversa, se sono scarse l’aridità impedisce le coltivazioni.
La piovosità è molto abbondante a nordest (oltre 2.000 mm), mentre diminuisce rapidamente verso nordovest e a sud; la pioggia cade nel periodo più caldo dell'anno, e manca completamente nei mesi rimanenti; in alcune regioni del Deccan e della valle dell'Indo si ha notevole aridità.

Idrografia
Vediamo ora insieme come si presenta la rete idrografica indiana.
Il più grande fiume dell'India, con un bacino imbrifero di 1.060.000 km², il Gange scorre prevalentemente in direzione sudest in una vasta pianura alluvionale compresa fra la catena dell’Himalaya a nord e i monti Vindhya a sud. Nasce da un ghiacciaio sul versante settentrionale del monte Gangotri (Himalaya) a oltre 4.500 m d’altezza in una regione molto ricca di precipitazioni e fino a Devaprayag ha nome Bhagirathi; qui riceve le acque copiose del fiume Alaknanda, alimentato da diversi ghiacciai, e dal punto della confluenza assume il nome di Gange. Durante il suo corso riceve molti affluenti tra cui i principali sono: il Cumti, il Gogra, il Candak e il Kosi e lo Yamuna (o Jumna).
Il Gange ha un regime instabile caratterizzato da piene primaverili causate dallo scioglimento delle nevi, con portata massima in estate e relativa magra in inverno. Prima di confluire nel golfo del Bengala si distribuisce in molti rami dando origine al suo estesissimo apparato deltizio che si fonde con quello del fiume Brahmaputra. L'imponente quantità di detriti convogliata nell'oceano, ha reso possibile la formazione del vasto delta.
Sfruttando la ricca portata del fiume è stato realizzato nell'Uttar Pradesh un importante sistema d’irrigazione articolato in due canali: l'Upper G. Canal (canale superiore) e il Lower G. Canal (canale inferiore). Il Gange è usato, anche, come via di comunicazione e arteria commerciale essendo navigabile per quasi tutto il suo corso (2.200 km). Natanti di ogni genere trasportano fino a Calcutta i prodotti agricoli dell'irrigua pianura per risalire il corso del fiume carichi di riso, manufatti e prodotti industriali.

Fauna e flora
Che tipo di ambiente si è creato in India?
Il ricco patrimonio faunistico dell’India risulta, purtroppo, decimato da secoli di caccia indiscriminata. Tuttavia, sono ancora più di 300 le specie di mammiferi e numerosissime le specie di uccelli, pesci, anfibi e rettili (tra questi il pregiato cobra reale). Tra gli animali endemici (cioè che vivono solo in questo ambiente) e tra le specie più rare si possono trovare il cervo indiano delle paludi, il cervo del Kashmir, il daino, il toro blu, il capriolo nero, l’asino indiano, il bufalo selvatico, il rinoceronte e il bisonte indiano, l’elefante e il leopardo.
Dal 1972 è in atto il piano Tigre, messo a punto dal governo per proteggere questo animale dall’estinzione (di questa specie ne erano sopravvissuti meno di 2000): in tutto il paese sono state create riserve naturali, dove la tigre vive protetta e dove trovano riparo anche molte altre specie animali.
I mammiferi indiani presentano affinità notevoli con quelli africani (pangolini, elefanti, rinoceronti, bufali, scimmie antropomorfe e cercopitechi) e con quelli euroasiatici e mediterranei (orsi, cervi, cinghiali). Il territorio annovera poche specie di antilopi. Nelle foci dei grandi fiumi dimorano i delfini d'acqua dolce (Platanistidi); numerose sono le specie di uccelli. I pitoni indiani sono tra i rettili più grandi del mondo. Il gaviale del Gange, poi, costituisce un elemento zoologico peculiare dell'India. Vastissima, per qualità e quantità, è la coorte degli invertebrati tra cui spiccano gli insetti.
La varietà del clima e del territorio rendono, naturalmente, variegata anche la flora. Nei contrafforti himalaiani sono presenti molti elementi boreali e subtropicali: vegetazione alpina (pioppi, lecci, noci) e, oltre i 2500 m, conifere (pini, abeti, cedri) e rododendri. Nel settore orientale si osservano stretti rapporti con la flora cinese, e si contano anche molti elementi tropicali.
Le foreste tropicali, che ricoprivano in origine la pianura del Gange, sono pressoché scomparse, in conseguenza del secolare disboscamento operato dall’uomo per ricavare combustibile, foraggio e concime. Solo sulle colline e sulle montagne delle regioni occidentali e nella zona centrale del paese, poco abitata, sopravvive la foresta con specie arboree pregiate (ebano, teak, sandalo, palissandro).
La grande e arida pianura dell'Indo ha vegetazione in prevalenza erbacea, con grandi steppe, mentre la pianura del Gange (assai più umida) ha una ricca vegetazione, con praterie, formazioni arbustive, e foreste lungo il corso del fiume e soprattutto nella zona deltizia. Lussureggiante è la vegetazione del Malabar, con flora ricchissima, affine a quella malese: dense foreste di palme rampicanti e di bambù, praterie, ecc. Nel Deccan sono notevoli le giungle basse con abbondanza di bambù, e vaste formazioni di palme.

 

Economia
Analizziamo ora insieme le caratteristiche del sistema economico indiano.
Dal punto di vista economico l’India presenta aspetti assai contrastanti. Anche se l’economia indiana è cresciuta costantemente nel corso degli ultimi due decenni, la sua crescita è stata irregolare e diseguale fra i diversi gruppi sociali, gruppi economici, regioni geografiche, e tra zone rurali e zone urbane e, malgrado i significativi progressi, un quarto della popolazione si trova sotto la soglia di povertà (individuata dal governo in 0,40 dollari al giorno). Nel 2004 - 2005 il 27,5% della popolazione viveva sotto tale soglia. La crescita del Pil continua comunque ad essere molto elevata.
Negli ultimi anni il paese è riuscito a capitalizzare l’istruzione in lingua inglese della popolazione, diventando un’importante meta di outsourcing per le società multinazionali, una popolare meta per il turismo medico e una grande esportatrice di software e servizi tecnologici. Nella classifica WEF sulla competitività mondiale il paese occupa il 100° posto (2015).
La situazione economica dell’India è, come abbiamo anticipato, molto critica, a causa dell’eccessivo aumento demografico, mancano posti di lavoro e la produzione di generi alimentari non riesce a sfamare l’intera popolazione. Nonostante gli aiuti internazionali gran parte della popolazione è ai limiti della sopravvivenza. La povertà degli abitanti è in contrasto con lo sviluppo industriale del paese: l’India può considerarsi, infatti, tra i primi 10 Stati più industrializzati del mondo. È anche all’avanguardia nel campo della ricerca scientifica e dell’informatica.
L'economia indiana, quasi totalmente agricola, è completamente condizionata dal regime pluviale monsonico, che porta piogge intensissime in una sola stagione, in quantità generalmente comprese tra 500 e 1.900 mm, ma con estremi di oltre 12.000 mm (Cerrapungi, monti dell'Assam) e minimi inferiori a 200 mm (deserto di Thar, e regione del Rajasthan). Per regolare l'alimentazione idrica si compiono grandi opere d’irrigazione (estese già su 250.000 km²).
Circa metà del territorio è messo a coltura; il cereale più diffuso è il riso; a nordovest si coltiva il grano; per l'alimentazione degli indigeni è fortissima la produzione di sorgo; diffusi anche il mais e l'orzo che non soddisfano però il fabbisogno interno. Tra le oleaginose prevalgono l'arachide, la colza, e il ravizzone; seguono sesamo, lino e cotone. Forte l'esportazione di tè e caffè e notevole la produzione di canna da zucchero; il tabacco di qualità scadente è consumato all'interno, mentre discreta è l'esportazione della iuta; in regresso la coltura dell'oppio, coltivato ormai solo per gli usi medicinali.
Le foreste coprono oltre 500.000 km² (16% del territorio nazionale), soprattutto nel Deccan; diffuse le specie economicamente sfruttabili (teak, legno rosa, sandalo).
Il patrimonio zootecnico, numericamente consistente, non ha importanza economica, non potendo gli induisti mangiare carne bovina; sia allevano inoltre ovini, caprini, suini, cammelli, equini.
Le risorse minerarie sono rilevanti; abbonda il carbone, presente anche in varietà da coke (Bengala e Bihar), e il ferro (Deccan meridionale). Ingente la produzione di manganese, di mica, di piriti; in aumento la produzione di petrolio, del quale non si hanno però grandi riserve, al contrario di quanto avviene per la bauxite, la cui estrazione aumenta considerevolmente. L’energia idroelettrica è molto abbondante e alimenta l'industria. In sviluppo la siderurgia, le industrie meccaniche, diffuse a Madras, Bangalore, Bombay, Calcutta, Vishakhapatan, che quasi coprono il fabbisogno nazionale nei campi dei trasporti ferroviari, navali, aerei ed automobilistici.
Notevole la metallurgia, per il piombo e l'alluminio. Industrie minori sono: cartiere, cementifici, industrie chimiche. Le industrie maggiori sono tuttora quelle tessili. L’industria del cotone (per la quale l’India occupa uno dei primi posti nel mondo) e della iuta alimentano una notevole esportazione (Bengala); Benares e Mysore sono i centri della seta; da ricordare la lavorazione artigianale di scialli ricamati nella contestata regione del Kashmir.

ATTIVITÀ PER LE COMPETENZE

1- Descrivi le caratteristiche demografiche del Paese.

________________________________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________________________________

2-Quali sono le principali caratteristiche morfologiche del territorio?

________________________________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________________________________

3- Indica le principali fasce climatiche della nazione.

________________________________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________________________________

4- A livello di flora e fauna, cosa possiamo dire dello Stato in questione?

________________________________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________________________________

5- Riporta, in un breve testo di 10 righe, gli aspetti salienti dell’economia nazionale.

________________________________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________________________________

Il monumento simbolo Taj Mahal.
Il tradizionale festival indiano Lalbaug Ganesh.
Il tempio di Loto, Bahai.
Un banco dei colori in un mercato indiano.