Curcio Medie

Situato tra l’Asia e l’Africa, il Mar Rosso è lungo all’incirca 2200 km, dall’istmo di Suez allo stretto di Bab el-Mandeb, che lo collega al golfo di Aden, con una larghezza massima di 300 m. Copre una superficie di 440.000 km2, e nella sua parte centrale raggiunge la profondità di 2600 m.

Il bacino, limitato dalle coste asiatiche della penisola arabica e quelle africane dell’Egitto, del Sudan e dell’Etiopia, oggi comunica con il Mediterraneo attraverso il canale artificiale di Suez, e con l’oceano Indiano mediante lo stretto di Bab el-Mandeb.

I sedimenti del mare sono particolarmente ricchi di minerali di zinco e di rame.
Sotto il profilo geologico il Mar Rosso occupa il fondo di una grandiosa fossa tettonica, riconducibile al sistema di fratture della Rift Valley, la cui origine è fatta risalire alla collisione della zolla continentale africana con il continente euro-asiatico; questa fossa, che interessa tutto il margine orientale dell’Africa a partire dal lago Niassa e che è accompagnata da imponenti manifestazioni vulcaniche, in corrispondenza del Mar Rosso si biforca in due rami dei quali l’occidentale è occupato dall’attuale golfo di Suez, mentre quello orientale, parzialmente bagnato dal golfo di ‘Aqaba, prosegue verso nord andando a costituire la fossa giordana in parte occupata dal Mar Morto e dalla valle del fiume Giordano, e terminando a ridosso dei monti dell’Anatolia.
Il Mar Rosso è un bacino giovane, che va gradualmente allargandosi per il reciproco allontanamento del continente africano della penisola arabica.

Le sue acque presentano una temperatura media piuttosto elevata e un altissimo grado di salinità, imputabile soprattutto allo scarso apporto di acque fluviali, dall’aridità del clima e dall’intensità dell’evaporazione.
Le coste sono in gran parte basse e frastagliate, ma sovrastate, specie in alcuni punti, da accentuati rilievi montuosi; molte formazioni coralline accompagnano le coste, organizzate in vere scogliere assai pericolose per la navigazione.

Celebre e ricco di suggestione è l’episodio biblico nel quale si narra la fuga degli Ebrei dall’Egitto attraverso il Mar Rosso, le cui acque Dio separò miracolosamente, permettendo al popolo di Mosè di raggiungere incolume l’altra sponda, per poi richiuderle al passaggio delle truppe egiziane inseguitrici (Libro dell’Esodo, Vecchio Testamento).

Uno scrigno sott’acqua
Solcate dagli antichi velieri che facevano rotta verso le sponde della mitica Arabia felix, le acque del Mar Rosso accolgono lussureggianti comunità biologiche, tipiche dei mari tropicali. Il Mare erythraeum degli antichi Romani deve il suo nome a un’alga microscopica, il Trichodesmium erythraeum, che periodicamente si sviluppa in immense quantità tingendo le acque di rosso.
Relativamente isolato nei suoi strati più profondi dal vicino oceano Indiano a causa dell’elevato innalzamento del fondale in corrispondenza dello stretto di Bab el-Mandeb, ospita una fauna di carattere indopacifico. Un mare quasi monotono, in superficie, dominato dal giallo dei deserti circostanti, e dal blu, pure magnifico, delle sue acque.
In superficie mai si potrebbe immaginare la straordinaria ricchezza cromatica che il Mar Nero custodisce nel suo profondo, il colore dei coralli e quello dei pesci che si aggirano tra le gorgonie, il colore delle infinite spugne e dei tanti, innumerevoli, organismi che popolano la barriera corallina pur senza partecipare attivamente alla sua edificazione. Barriere che apparentemente sembrano tutte uguali, si disegnano invece in mare con caratteristiche che rendono ciascuna a suo modo unica.
Le grandi isole al centro del bacino hanno barriere particolari, nelle quali gli edifici corallini si intersecano, si incrociano, si fondono e si dividono in centinaia di grotte dove la luce frantumata dai coralli scende dalla superficie in mille raggi luminosi.
In altri luoghi, soprattutto lungo le coste del Sudan, i fianchi della barriera sono vere e proprie foreste verticali di gorgonie, ciuffi e rami giganteschi. Qui, tra i quaranta e i cinquanta metri di profondità, dove gli ammassi di coralli cadono a piombo, questi immensi ventagli si aprono dieci volte più grandi di quelli che si spingono presso la superficie.

ATTIVITÀ PER LE COMPETENZE

1- Dove si trova il canale di Suez? Perché è così importante?

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2-Descrivi le caratteristiche delle acque del Mar Rosso.

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3- Da cosa deriva il nome Mar Rosso?

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