Curcio Medie

La parola deriva dall’inglese e il suo significato è disegno ornamentale su superficie.
Un pattern può, infatti, essere rappresentato su una tessitura, sulla carta, su una pavimentazione o qualsiasi altra superficie più o meno liscia.

Per crearlo basta moltiplicare, secondo un preciso ordine, solitamente indicato da una griglia, un motivo decorativo che può essere più o meno complesso e che segue la riproduzione simmetrica e traslata del decoro stesso.

Nella creazione di un pattern possiamo affidarci a fogli di disegno quadrettati o alla carta millimetrata per evitare imprecisioni e sviste.

I pattern derivano dai moduli, che abbiamo già analizzato e sono costituiti da frome costanti e ripetibili. Utilizzando e variando i moduli da riprodurre si possono ottenere dei disegni veramente complessi e delle particolari decorazioni.

Sulla griglia modulare possiamo muoverci con più agiltà con lo scopo di distribuire e comporre il disegno, esistono, a tal proposito, varie tipologie di griglie, da quelle semplice a base quadrata, alle più composte costruite su reticolo isometrico.

Tra le arti decorative più note ha un grande rilievo quella islamica, che contiene aspetti dell’architettura ornamentale di incredibile dettaglio e precisione, inglobando persino lo stesso alfabeto arabo o alcune forme presenti in natura che, nel corso dei secoli, hanno dato vita ai cosiddetti “arabeschi”, spesso rintraccabili su tantissimi edifici di origine saracena diffusisi anche nella Spagna andalusa e in altre nazioni del mondo. Essi erano costruiti con mattoni formelle e varie fasi di stucco spesso sovrapposte.

Uno dei maggiori artisti che fece dei parttern vere e proprie opere d’arte fu M.C. Escher, di origine olandese, egli condusse grandi sperimenazioni sui giochi simmetrici, sulla rotazione e sulla disposizione delle figure sul piano, trascendendo le regole del concreto e dell’astrattismo e fondendo insieme la geometria e la pittura.

I pattern possono anche essere alfabetici, anche se, in questi casi, si parla più spesso di caratteri su griglie modulari e di deformazione dei caratteri stessi derivanti dall’inclinazione dei piani o dalla costruzione distorta dei caratteri stessi. Questa tecninca è particolarmente adoperata in art-deco, una vera e propria corrente artistica della grafica che si ispira proprio alla personalizzazione estrema dei caratteri e all’uso della tridimensionalità delle lettere o dell’ombreggiatura.

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