Curcio Medie

Piega caratterizzante le montagne, risultato di un lungo lavoro di erosione a opera di ghiacciai o di fiumi.

Le valli di origine glaciale sono ampie, e i versanti delle montagne scendono dolcemente sul fondo.
Il profilo delle valli glaciali assomiglia a una U, mentre le valli scavate da torrenti o da fiumi, dal caratteristico profilo a V, hanno fianchi più ripidi e scoscesi; le valli alluvionali, formate dall’accumulo di materiali trasportati dal fiume e rilasciati dopo le alluvioni, possono essere anche molto ampie sino a perdere le caratteristiche peculiari di una valle (è il caso, ad esempio, della pianura Padana).
Esempi di valli a U si trovano in ogni regione montana che abbia subito una glaciazione, di solito durante i periodi glaciali (v. glaciazione) del pleistocene. La maggior parte delle valli attualmente a forma di U erano originariamente a forma di V prima della glaciazione; i ghiacciai le hanno scavate più ampie e profonde, mutandone allo stesso tempo la forma. Questo si verifica attraverso i processi di erosione glaciale (v. ghiacciaio) in seguito alla glaciazione e all’abrasione, che si traduce nell’abbondanza di materiale roccioso trasportato precedentemente nel ghiacciaio.

Diversa origine hanno le valli tettoniche, non dovute all’azione dell’acqua, ma ai movimenti della crosta terrestre; esse possono presentare proporzioni enormi, come ad esempio la Rift Valley, in quanto originate dalla progressiva separazione di due placche della crosta terrestre. In prossimità delle coste si possono poi avere anche valli sommerse: è il caso dei fiordi norvegesi o dei rias della Galizia.
In generale, le valli di origine glaciale sono più frequenti, per quanto riguarda l’Italia, nelle Alpi, mentre le valli fluviali caratterizzano il paesaggio appenninico. Le valli possono inoltre essere disposte in senso perpendicolare rispetto all’andamento principale della catena montuosa, e allora sono chiamate «trasversali»; solitamente esse terminano con un valico che permette il passaggio all’altro versante della catena montuosa. Le valli longitudinali corrono nel senso della lunghezza della catena montuosa, come per esempio la Valtellina o la val Venosta.