Curcio Medie

Il termine è stato utilizzato per etichettare un vasto movimento di contestazione che ha infiammato in un solo anno numerose parti del mondo, con l’intento di rovesciare le istituzioni tradizionali e i valori dominanti della società. Esso mobilita gruppi di ambiti sociali diversi, per lo più giovanili e popolari nati spontaneamente: operai, studenti, gruppi etnici intraprendono questa lotta al fine di trasformare radicalmente la società. Le prime manifestazioni hanno luogo negli Stati Uniti a partire dal 1964.
Le motivazioni di questi primi movimenti sono varie: si lotta per rinnovare le università e concedere agli studenti una partecipazione più attiva, abolendo l’autorità esclusiva dell’insegnante; per contestare l’impegno statunitense nella guerra del Vietnam; per il riconoscimento dei diritti civili delle minoranze razziali (v. razzismo) presenti in America. Le idee rivendicate ispirano movimenti rivoluzionari anche in America Latina (con la rivoluzione cubana di Ernesto «Che» Guevara), in Africa e in Cina (con la rivoluzione culturale cinese di Mao Tse-tung). Anche l’Europa subisce l’influenza di questo forte vento rinnovatore che si fa sentire soprattutto in Francia, Germania e Italia, dove scoppiano le esplosioni di protesta più significative, su iniziativa degli studenti universitari.