Curcio Medie

Circoscrizione ecclesiastica minore facente capo ad una chiesa rurale con battistero, detta «chiesa matrice», alla quale sono riservate alcune funzioni liturgiche e da cui dipendevano altre chiese e cappelle prive di battistero. Per estensione il nome passò a designare la chiesa che era al centro di tale circoscrizione, alla quale erano addetti vari religiosi, aventi a capo un parroco che dirigeva la pieve. Sotto la sua giurisdizione, inoltre, si trovavano varie chiese succursali e cappelle a cui mano a mano fu ampiamente conferita la qualifica di parrocchie autonome.

Dopo la caduta dell’Impero romano e il graduale disfacimento delle istituzioni poste a governo del territorio, spesso sostituite dalle gerarchie ecclesiastiche, le pievi divennero territori, anche di vaste dimensioni, amministrati dalle autorità religiose. Il maggiore sviluppo di questa organizzazione territoriale si ebbe in zone in cui l’autorità centrale era più debole, spesso di difficile accesso, nell’Italia centro-settentrionale.