Curcio Medie

Ammasso di gocce d’acqua e, in alcuni casi, di piccoli cristalli di ghiaccio, in sospensione nell’aria, che si verifica quando, o per raffreddamento dell’aria, o per aumento dell’umidità atmosferica, l’umidità stessa si condensa attorno alle particelle del pulviscolo atmosferico. A temperature inferiori a 0°C, e quando è presente un numero sufficiente di nuclei di congelamento, la nebbia è ghiacciata.
Quando è molto fitta, la nebbia può ridurre la visibilità orizzontale a pochi metri: se, pur non essendo perfetta, la visibilità è comunque superiore a 1 km, si parla di foschia, comunemente detta «nebbia leggera». La nebbia, che si può considerare come una nube a contatto con la superficie terrestre, appare di colore bianco latteo; in prossimità di zone industriali, per la presenza di fumi e polveri, può assumere colorazioni più scure che vanno dal grigiognolo al giallastro; in quel caso si parla di smog. Per la formazione della nebbia occorre un’umidità relativa piuttosto elevata; più difficilmente la nebbia si forma o resiste con umidità relativa inferiore al 95-97%.

La nebbia inizia a formarsi quando l’umidità relativa di una massa d’aria raggiunge il 100%, ovvero quando si ha saturazione del vapore acqueo in essa contenuto.

Le nebbie, secondo la loro origine, possono dividersi in:

- nebbie da evaporazione, dovute alla naturale evaporazione di superfici acquee più calde dell’aria. Tali tipi di nebbie vanno sotto il nome di vapori nebbiosi, mare fumante ecc., e sono per lo più frequenti nella tarda primavera e in autunno;

- nebbie di irraggiamento, generate da un forte raffreddamento del suolo durante la notte e favorite dal cielo sereno, dall’assenza di vento, e dall’elevata umidità relativa. Lo spessore verticale di questo tipo di nebbia, caratteristica di valli e pianure, raramente raggiunge i 40-50 metri;

- nebbie da avvezione: sono dovute al transito di aria calda e fortemente umida su superfici fredde. Questo tipo di nebbia è caratteristico delle coste e dei litorali quando l’aria che proviene dal mare si raffredda a contatto con il suolo e si determina la condensazione dal vapore acqueo. Al contrario delle nebbie da irraggiamento, per lo più estese, quelle da avvezione si presentano in banchi.