Curcio Medie

Massa d’acqua occupante una conca completamente circondata da terre emerse.
Se le sue acque defluiscono tramite un corso d’acqua verso una regione a quota inferiore, il lago si dice aperto; quando mancano completamente emissari superficiali è si dice chiuso.
Tra le varie classificazioni dei laghi la più seguita è quella basata sull’origine della cavità che ospita le acque, dovuta a Collet, il quale ha distinto sette categorie:
1) laghi di erosione glaciale, dovuti ad azione di escavazione del ghiacciaio; i più comuni sono quelli di circo, nella originaria zona di accumulo del ghiaccio, e terminali, nella zona già occupata dalla lingua glaciale;
2) laghi di sbarramento, a loro volta classificabili in diversi tipi, a seconda del tipo di sbarramento. Frequenti i laghi dovuti a sbarramento per frana, per colata vulcanica, per ghiacciaio ecc. Rientrano in questa categoria i laghi litoranei, dovuti a un cordone sabbioso che ha isolato un piccolo bacino dal mare aperto;
3) lago craterico, che occupa la cavità di un cratere vulcanico (v. vulcano) non più attivo;
4) lago carsico, che occupa cavità dovute all’erosione carsica (doline, conche di sprofondamento ecc.);
5) lago tettonico, che occupa un avvallamento o una fossa provocati da movimenti tettonici;
6) lago dovuto ad affioramento della superficie della falda freatica (un tipo di falda acquifera);
7) laghi situati in conche sulla superficie di un ghiacciaio o in cavità all’interno di un ghiacciaio.
La forma è generalmente connessa con l’origine: i laghi craterici e di dolina sono circolari, quelli di fossa tettonica stretti e allungati ecc. Si parla anche di lago relitto, residuo di un bacino marittimo (Mar Caspio e il lago d’Aral, un tempo uniti con il Mar Nero).
Le dimensioni variano molto: i più piccoli vengono detti stagni, i meno profondi paludi. I maggiori laghi sono quelli di erosione glaciale e quindi i tettonici; questi sono i più profondi di tutti. La maggiore inclinazione del fondo è tipica dei laghi craterici. La salinità nei laghi aperti è di circa 0,15 g/l, ma nei bacini chiusi si hanno massimi che superano i 320 g/l.

In base al regime termico si distinguono tre categorie:
1) laghi di regime tropicale, con temperatura sempre superiore a 4 °C, impossibilità di congelamento, temperatura diminuente con la profondità;
2) laghi di regime temperato, che in estate hanno le caratteristiche dei precedenti, ma nei quali in inverno la temperatura può scendere sotto i 4 °C, possono gelare in superficie e avere acque più calde in profondità (stratificazione termica inversa);
3) laghi di regime freddo, dove la stratificazione termica inversa è la regola e il congelamento avviene in ogni stagione.