Curcio Medie

I miti delle origini sono nati perché l’uomo aveva bisogno di trovare una spiegazione all’origine dell’universo. Uno dei più noti è riportato da Esiodo, poeta greco vissuto tra l’VIII e il VII secolo a.C., nella sua Teogonia, che narra l’origine e la discendenza degli dei.

Tutto nacque dal Caos, un enorme abisso vuoto e buio da cui si originarono gli dei. La prima fu Gea, la Terra, con alcune altre divinità primordiali: Eros, l’amore; Erebo, l’oscurità sotto la Terra; il Tartaro, la parte nebbiosa sottoterra; e Notte, l’oscurità. Da Gea, senza l’aiuto di una figura maschile, nacquero il cielo, il mare, le montagne e Urano. Dalla Notte, invece, nacquero i suoi contrari: Etere e il Giorno, le divinità della giornata piena di luce. Poi Eros diede inizio al ciclo degli accoppiamenti, così Gea si unì a Urano, e dalle loro nozze nacquero i Titani, sei maschi e sei femmine: Oceano, Ceo, Crio, Iperione, Giapeto, Teia, Rea, Temi, Mnemosine, Febe, Teti e Crono. In seguito, nacquero anche i Ciclopi, mostruose creature con un unico occhio, e gli Ecatonchiri, esseri con cento mani. Crono, spinto dalla madre, spodestò il padre. Gea, infatti, era stanca del comportamento di Urano, che le nascondeva tutti i figli, senza lasciarli venire alla luce, e gli preparò un agguato: quando Urano le si avvicinò per congiungersi a lei, Crono gli tagliò i genitali, benché fosse suo padre. Urano dovette allora allontanarsi da Gea, lasciando il trono al figlio, così nacque la rottura dell’unità tra cielo e terra. Dalle gocce di sangue che Urano perse a causa dell’evirazione, nacquero alcune divinità, tra cui le Ninfe, i Giganti e le Erinni; mentre dal suo seme, che cadde in acqua, si generò Afrodite, dea dell’amore. Quando Crono prese il posto del padre, si unì a Rea, anche lei nata da Gea, e generò molti figli che inghiottiva appena nati per paura di essere detronizzato come lui aveva fatto con Urano. Fino a quando, un giorno, Rea ordì un inganno: partorì Zeus in un luogo appartato e fece inghiottire al marito una pietra al posto del neonato. Zeus fu allevato da una capra, nascosto in una grotta sul monte Ida, con la complicità di Gea, e quando diventò grande affrontò il padre dandogli un veleno che lo fece vomitare tutti i suoi figli, e anche la pietra. Ne scaturì una lotta per il trono degli dei, e Crono fu sconfitto dai suoi figli con l’aiuto del Ciclopi, e imprigionato nel Tartaro insieme ai Titani. Zeus divenne il capo degli dei e affidò ai suoi fratelli le cariche più importanti: Ade, per esempio, divenne il dio degli Inferi, mentre Poseidone il dio del mare. Zeus, durante il suo regno, dovette anche affrontare la sfida dei Titani, che cercarono di tornare dal Tartaro per riportare il mondo all’oscurità precedente; ma egli li sconfisse con l’aiuto di Cicolpi ed Ecatonchiri. Riordinò così il mondo, dando a ogni cosa il suo posto e dotandolo di leggi. Da Zeus e dalle sue unioni nacquero i principali dèi dell’Olimpo.