Curcio Medie

Di matrice rivoluzionaria furono le più antiche costituzioni francesi: le tre costituzioni del 1791 (che istaurava la monarchia costituzionale), del 1793 (che introduceva il suffragio universale) e del 1795 (ispirata a criteri di moderatismo borghese) si rifacevano in qualche modo alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino(1789), che proclamava i diritti naturali dell’uomo, la separazione dei poteri, la sovranità popolare.
Con la salita di Napoleone al potere furono abrogate le costituzioni precedenti e ne furono emanate altre che segnavano il trapasso dalla repubblica al dispotismo illuminato.

Tra il 1814 e il 1848 la Francia ebbe costituzioni che segnarono al ritorno alla monarchia costituzionale. Tra queste particolarmente importante fu la Charte octroyée concessa da Luigi XVIII nel 1814, che limitava fortemente i poteri del Parlamento e in sostanza attribuiva tutti i poteri al sovrano. Attualmente, dopo una serie di altre costituzioni repubblicane, è in vigore quella del 1958, elaborata con il contributo di Charles de Gaulle, che istituiva la repubblica presidenziale.