Curcio Medie

L’idea di un’evoluzione degli esseri viventi cominciò a prendere consistenza scientifica in Francia, nel secolo XVIII, nel clima di pensiero prodotto dalle dottrine illuministe.

Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829) fu il primo a elaborare una teoria completa dell’evoluzione: una spinta interna al miglioramento e l’uso degli organi in rapporto alle necessità ambientali erano per Lamarck i meccanismi con cui nel mondo vivente si erano gradualmente trasformate le specie, fino ad arrivare alla grande varietà attuale. Per Lamarck nella natura c’era ordine e regolarità: egli vedeva una scala in cui si potevano disporre gli organismi a partire dai più semplici fino ad arrivare all’uomo, il massimo della complessità e della perfezione.
Contemporaneo di Lamarck fu un altro grande scienziato, anch’egli francese: Georges Cuvier (1769-1832); la sua visione della vita e della natura era diametralmente opposta a quella di Lamarck; il suo pensiero, sostenuto da una giusta fama nel mondo scientifico, ostacolò grandemente la diffusione e l’affermazione delle idee di Lamarck e di ogni teoria evolutiva.

Lo studioso
La più importante e famosa opera di Cuvier fu Lezioni di anatomia comparata; essa pose le fondamenta di una nuova disciplina, l’anatomia comparata dei vertebrati.
Le forti analogie strutturali esistenti fra pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi avevano già indotto Aristotele a riunirli, nella sua classificazione, nel grande gruppo dei vertebrati, cioè degli animali forniti di vertebre e di uno scheletro interno, impalcatura e protezione degli organi.
Anche il grande Linneo, nel suo Systema naturae, aveva riconosciuto il phylum (o tipo) dei vertebrati.
Cuvier compì uno studio sistematico degli organi e degli apparati di pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi, mettendoli a confronto. Nel compiere questo grande e complesso lavoro Cuvier era guidato dalla ferma convinzione che nella natura esistessero un ordine e una regolarità prestabiliti; non era però così cieco da non accorgersi delle graduali trasformazioni degli stessi organi da una classe all’altra.
È esemplare a questo proposito lo studio del cuore e del sistema circolatorio che Cuvier compì in modo analitico e brillante, scoprendo nei pesci due importanti vasi sanguigni che portano il suo nome: i dotti di Cuvier, che riportano al cuore il sangue che ha ossigenato tutto il corpo.
Nel corso dei suoi studi sui vertebrati Cuvier scoprì un fatto estremamente importante. Egli sapeva che in ogni animale gli organi sono dipendenti gli uni dagli altri per svolgere in modo armonico le funzioni vitali, e ammetteva anche che determinati organi fossero più o meno sviluppati in rapporto all’ambiente in cui l’organismo vive. Partendo da queste premesse Cuvier capì che gli organi sono correlati tra loro: ad esempio i felini, grandi predatori, possiedono zampe con artigli retrattili e grandi denti canini; entrambi gli organi servono per la predazione, e non potrebbe assolutamente sussistere l’uno senza l’altro.
Una serie di osservazioni molto attente portò Cuvier ad ammettere il principio di correlazione in tutti i vertebrati: così in un animale nuotatore la forma affusolata del corpo sarà correlata ad arti forgiati a pinne, a collo corto e potenti muscoli della coda; è quello che si riscontra ad esempio nelle foche. In un animale che vive sottoterra, come la talpa, accanto a una vista ridotta si troveranno arti adatti a scavare, collo corto e muso appuntito.

 

Uno scheletro completo di Palaeloxodon antiquus o elefante antico. Esso, riconoscibile per le zanne poco curve e rivolte verso il basso, si nutriva di erbe tenere e di germogli. Gli individui maschi di questo animale, veramente colossale, raggiungevano l’altezza di 5 metri alla spalla. In base al principio di
correlazione Cuvier fu maestro nella ricostruzione degli scheletri di vertebrati fossili.

La teoria delle catastrofi
Cuvier fu anche un grande paleontologo, e applicò i principi e i metodi dell’anatomia comparata allo studio degli scheletri fossili; era così abile da essere in grado di ricostruire lo scheletro di qualsiasi fossile anche con pochi reperti.
Come paleontologo Cuvier fu costretto a riconoscere le grandi affinità di molti fossili con specie viventi, e quindi la loro natura di specie animali estinte.
Egli riconobbe anche che i fossili dei vertebrati formavano una serie quasi continua dai pesci ai mammiferi, ma si rifiutò di ammettere che ciò fosse indizio di un processo evolutivo. Per conciliare le osservazioni e le deduzioni scientifiche con le convinzioni ideologiche, Cuvier si trovò costretto a elaborare una teoria che in qualche modo giustificasse l’esistenza dei fossili con il principio creazionista.
La teoria di Cuvier è nota come «teoria delle catastrofi»:
«Nel corso della lunga storia della Terra – afferma Cuvier – si sono verificate periodicamente delle immani catastrofi, eventi naturali come terremoti, inondazioni, terribili eruzioni vulcaniche; una delle ultime catastrofi è il diluvio universale di cui narra la Bibbia. Ogni catastrofe ha portato all’estinzione molte specie; di alcune di esse sono stati ritrovati gli scheletri fossili, che ce ne forniscono una testimonianza. Dopo ogni catastrofe proliferano e si diffondono quelle specie che sono riuscite a salvarsi e a sopravvivere».

Se ai nostri occhi questa teoria appare ingenua e improbabile (non si capisce ad esempio perché le catastrofi non distruggessero tutte le specie che popolavano la Terra), ai contemporanei di Cuvier essa apparve molto più credibile della teoria dell’evoluzione sostenuta da Lamarck.
Solo quando apparve Sull’origine delle specie di Darwin le idee evoluzionistiche si imposero negli ambienti scientifici dando vita a un fecondo dibattito, forse non del tutto spento. Così un grande scienziato come Georges Cuvier, la cui opera di paleontologo e di studioso di anatomia comparata è ancora uno dei pilastri di queste discipline, è ricordato più per una teoria assurda che per i suoi reali meriti scientifici.

 

GLOSSARIO

Paleontologia. Disciplina che studia gli organismi fossili.

Specie. Fondamentale categoria sistematica. Appartengono alla stessa specie organismi simili per forma e struttura, che si riproducono tra loro e sono illimitatamente interfecondi.

 

ATTIVITÀ PER LE COMPETENZE

1- A proposito delle teorie evolutive perchè fu importante Jean-Baptiste Lamarck?

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2- Chi era Georges Cuvier e perchè è importante?

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3- Cosa scoprì Cuvier durante i sui studi sui vertebrati?

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4- Spiega cosa si intende con il termine paleontologia.

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5- Esponi a parole tue la "teoria delle catastrofi" di Cuvier. 

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