Curcio Medie

Saggio di redazione

La storia dell’uomo è sempre stata scandita da grandi cambiamenti che periodicamente accadono.
Così come fu la rivoluzione industriale dell’800 e il «boom economico» degli anni ‘50, l’attuale momento storico è caratterizzato da un profondo mutamento dovuto soprattutto allo sviluppo, sempre maggiore, di Internet.
Questa veloce diffusione, che ci ha introdotto in una nuova era dell’informazione, ha permesso la creazione di nuove idee di business impensabili fino a qualche anno prima.

Per capire al meglio come Internet stia cambiando il nostro mondo, bisogna fare un passo indietro ai primi anni ‘80, quando da progetto voluto dal governo americano per creare un sistema di comunicazioni militari sicure anche in caso di attacco nucleare, passò completamente nelle mani delle università diventando un utile strumento per scambiare le conoscenze scientifiche e per comunicare.
Tuttavia è solo verso l’inizio del XXI° secolo che Internet si diffonde in modo capillare, anche grazie alla crescente tecnologia di connessione alla rete stessa, fornita a costi sempre più accessibili a fronte di velocità di connessione sempre maggiori.

E proprio questa diffusione in aumento, legata allo sviluppo tecnologico delle infrastrutture, ha permesso, a partire dal 2000, un proliferare di siti, software e applicazioni che pian piano sono diventati veri e propri strumenti di business utilizzabili da chiunque e a basso costo, dando vita a quella che è stata identificata «New Economy»: un’economia dove anche semplici giovani universitari con un’idea innovativa e qualche conoscenza tecnica, potevano dar vita a progetti imprenditoriali e aziende che in poco tempo hanno raggiunto valore inestimabile.
Ed è così che un sito realizzato per aiutare la propria fidanzata ad accrescere la collezione di pacchetti di caramelle, è diventato il primo sito al mondo di vendite online (eBay.com), o che un progetto universitario si è trasformato in uno strumento indispensabile nella vita di ognuno di noi tanto, addirittura, da entrare nel vocabolario come «verbo» (Google.com) (To Google = Cercare qualcosa su Internet – Aggiunto sull’Oxford English Dictionary nel giugno del 2006), e si potrebbe continuare con molti altri esempi del genere.
In questi anni anche in Italia si sta sviluppando sempre di più la consapevolezza che Internet può essere utilizzato non soltanto come strumento di ricerca o di divertimento, ma e soprattutto come strumento di business.
Grazie a Internet, infatti, chiunque, che abbia un semplice computer e una connessione alla rete, può raggiungere la popolarità e i relativi benefici economici, partendo da una semplice idea e senza necessità di grandi investimenti.

Popolarità
È questa senza dubbio la parola chiave più importante nel mondo della rete e l’unico obiettivo da perseguire qualunque sia il business o idea da lanciare.
Difatti uno degli errori tipici di chi si affaccia nel mondo di Internet, è quello di pensare che basti avere un sito promozionale o un e-commerce (commercio elettronico) per avere dal giorno dopo migliaia di visitatori e/o nuovi clienti.
In realtà avere un proprio sito web è come versare un bicchiere d’acqua in un oceano, e in questo caso l’oceano è fatto da oltre 100 milioni di siti web (http://www.domaintools.com/Internet-statistics/), dove solo una piccolissima percentuale riesce a crescere ed emergere dalla massa.
Diventare popolare vuol dire esattamente questo: attrarre quanti più visitatori possibili sul proprio sito.
A tal fine possono essere utilizzate diverse strategie che sono state sviluppate negli anni e che mirano, quasi tutte, a dominare i motori di ricerca.

Motori di ricerca
La nascita dei motori di ricerca ha rivoluzionato la rete Internet permettendole di diventare «usabile» da chiunque e soprattutto dandole, per la prima volta, un’indicizzazione globale in modo che i siti, che fino ad allora potevano essere raggiunti solo se si conosceva l’indirizzo esatto, potessero essere trovati da chiunque cercasse parole o contenuti presenti nel sito stesso.
Un motore di ricerca è un servizio offerto attraverso un sito web che permette di effettuare ricerche all’interno di pagine e siti che lo stesso motore ha in precedenza analizzato e quindi indicizzato.

Il funzionamento dei motori di ricerca si basa su «parole chiave» che permettono all’utente di specificare gli argomenti da cercare sui siti.
Tali motori utilizzano dei software specifici e molto avanzati chiamati spiders, che scandagliano la rete Internet analizzando tutti i contenuti in cui s’imbattono, indicizzandoli secondo regole ben precise e complesse attraverso algoritmi matematici studiati con l’obiettivo di dare all’utente dei risultati sempre più congruenti con la sua ricerca.
Tra le migliaia di motori di ricerca esistenti in tutto il mondo, quello che si è distinto tra tutti, acquisendo oltre il 75% del mercato globale delle ricerche su Internet, è Google.

La storia di Google
Il termine «Google» nasce da un gioco di parole che deriva dal termine «Googol», coniato dal matematico Edward Kasner, per indicare un numero caratterizzato da un 1 iniziale e seguito da 100 zeri.

Edward Kasner (1878-1955) definì il Googol presso la Columbia University per scopi propri legati alla teoria matematica. La scelta di utilizzare questo termine riflette la missione aziendale della società, il cui obiettivo è stato sin dall’inizio quello di organizzare l’enorme quantità di informazioni disponibili sul Web e nel mondo.
Google nasce dall’idea geniale di due giovani laureati americani: Larry Page e Sergey Brin.
Laureati rispettivamente in Ingegneria Matematica e Scienze Informatiche, i due si sono conosciuti tra i banchi dell’università di Stanford - Palo Alto, California, fucina cerebrale della New Economy.
Insieme danno dunque vita al progetto di ricerca a Stanford che porta alla realizzazione di Google. L’idea di base era quella che mediante complesse analisi basate su raffinati algoritmi matematici, era possibile valutare l’importanza, la qualità e la rilevanza delle pagine web segnalate da una ricerca.

Agli inizi del 1996 i due giovani studiano una metodologia avanzata per la ricerca di informazioni su Internet e lavorano su un motore di ricerca chiamato «BackRub». Prestissimo questo primo «search engine» si distinse per la sua efficacia, e con i guadagni ricavati i due ragazzi comprarono il loro primo datacenter, che trovò posto nella stanza di Larry: nacque così il prototipo Google.

Immediatamente iniziarono a cercare possibili clienti per la loro tecnologia, fra cui David Filo di Yahoo! (il motore di ricerca allora leader del settore) il quale, pur pensando che il loro metodo fosse qualcosa di sicuramente valido e innovativo, consigliò i ragazzi di intraprendere un’attività in proprio, mentre lui se ne sarebbe interessato solo quando e qualora fosse diventato già un progetto «funzionante».
I due ragazzi cercarono allora un finanziatore che credesse in loro, e fu Andy Bechtolsheim, fondatore di Sun Microsystems e famoso per aver sempre avuto uno sguardo proiettato verso il futuro, uno dei pochi che riuscì davvero a comprendere le potenzialità di un sistema così innovativo e staccò ai due geniali ragazzi un assegno da 100.000 dollari.
Gli altri investitori iniziali furono quasi esclusivamente familiari o amici di Larry e Sergey. 
Il 7 settembre 1998 Google aprì i battenti a Menlo Park in California, e subito le ricerche effettuate dagli utenti in rete salirono a 10.000 al giorno, cosa che ebbe una certa risonanza e di cui parlarono importanti testate come Usa Today, Le Monde e Pc Magazine (che lo annoverò fra i motori di ricerca migliori del 1998 ).
L’anno dopo gli uffici vennero trasferiti a Palo Alto e gli impiegati, da otto che erano inizialmente, triplicarono, mentre le ricerche quotidiane salirono fino a 500.000.
La società crebbe così tanto e velocemente che riuscì a trovare finanziatori sempre più grandi e stringere accordi commerciali tali che verso la metà del 1999 le ricerche effettuate giornalmente sul sito Google.com erano più di 3 milioni al giorno.

Negli anni successivi fu un susseguirsi di innovazioni e acquisizioni che portarono ben presto Google a surclassare tutti i concorrenti (Yahoo! tra questi).
Nel 18 Agosto 2004, con un fatturato ormai oltre i 2,5 miliardi di dollari all’anno, Google viene quotata sulla borsa americana (Nasdaq). Collocata a un prezzo iniziale di 85 dollari ad azione, in meno di 3 mesi il titolo duplicò il suo valore per poi continuare a salire negli anni successivi.
Merito della crescita esponenziale fu sicuramente la creazione di AdWords, un nuovo sistema di pubblicità contestuale discreta e non invasiva, che permise all’azienda di dominare il mercato della pubblicità sul web e aumentare enormemente i ricavi della stessa.
Sempre a Google si deve l’espansione dell’utilizzo delle email come strumento di comunicazione, che ha ormai soppiantato la posta tradizionale riducendo le distanze e abbattendo costi e tempi.
Nel 2004 vede la luce anche GoogleMail (Gmail), il primo servizio di email (posta elettronica) gratuita che offriva oltre un giga di spazio per l’archiviazione dei propri messaggi di posta elettronica. Oggi Gmail è uno dei mezzi più usati per inviare e ricevere posta elettronica in tutto il mondo ed è anche il più evoluto offrendo servizi supplementari sia per utilizzi personali che commerciali e di marketing.

Mail Marketing
Grazie allo sviluppo esponenziale di computer connessi a Internet, anche il mondo commerciale ha presto compreso l’importanza di questo strumento per incrementare il proprio business.

Tra le prime forme di business online va citato il cosiddetto «mail marketing», ovvero quella metodologia di marketing che propone all’utente qualcosa da comprare attraverso un messaggio inviato per posta elettronica.
Purtroppo negli ultimi tempi tale tecnica è sfociata nel cosiddetto SPAM, cioè l’enorme quantità di posta indesiderata che spesso riempie le caselle mail degli internauti.
Singolare è la nascita del termine SPAM che fa riferimento a uno sketch comico del Monty Python’s Flying Circus, relativo a un ristorante dove ogni piatto proposto dalla cameriera era a base di Spam (un tipo di carne in scatola). Man mano che lo sketch avanza, la cameriera insiste sempre di più nel proporre piatti con SPAM generando riluttanza del cliente per questo alimento, il tutto in un crescendo di un coro da parte di alcuni Vichinghi seduti nel locale che urlava: «SPAM, SPAM, SPAM».

I Monty Python prendono in giro la carne in scatola SPAM per l’eccessiva pubblicità che la marca era solita condurre. In quel periodo la SPAM era ovunque, da qui lo sketch dei Monty’s e successivamente la rivisitazione informatica per intendere la pubblicità non desiderata.
Nonostante lo SPAM, il mail marketing è in continua evoluzione e viene utilizzato quotidianamente da migliaia di aziende sia per la fidelizzazione della propria clientela che per la pura vendita.
Per restare nel rispetto delle sempre più restrittive leggi anti-SPAM e poter rendere le proprie campagne mail più redditizie possibili, si utilizzano degli appositi servizi Internet o software chiamati Autorisponditori.

Gli Autorisponditori
I migliori sono dei software utilizzabili online attraverso i quali si impostano delle apposite campagne dedicate alla «cattura» delle email degli utenti a fronte di un regalo, sconto o qualche contenuto da scaricare (ebook, coupon, corso ecc).

L’utente, una volta inserito il proprio nome e indirizzo email, riceve un messaggio di posta elettronica in cui gli si chiede di confermare la propria iscrizione nel rispetto delle leggi vigenti, e solo dopo tale conferma riceverà il suo contenuto promesso.
Cosi facendo l’azienda ha acquisito quello che in gergo si chiama «lead», ovvero un «contatto caldo» interessato a determinati prodotti e servizi, del quale ha l’indirizzo email e l’autorizzazione a mandargli oltre che semplici informazioni o newsletter anche offerte promozionali. Tale indirizzo verrà automaticamente inserito nella lista email della campagna precedentemente create nell’autorisponditore, e da quel momento l’utente inizierà a ricevere le informazioni e le offerte precedentemente impostate nel software, oppure inviate in tempo reale per qualche evento particolare.

L’acquisizione di contatti attraverso Internet è chiamata «lead generation», ovvero generazione di una lista di contatti interessati a qualcosa, ed è diventata uno degli obiettivi primari del marketing online, poiché maggiore sarà la lista generata, maggiori saranno le vendite in percentuale che si avranno con l’invio di ogni email di marketing.
Affinché questa strategia funzioni è necessario attrarre quanti più visitatori possibile sul proprio sito in modo che possano quindi lasciare la propria email ed entrare a far parte della lista.
Questo obiettivo, detto di popolarità, è il più complesso da raggiungere ed è quello al quale puntano le diverse strategie di Internet Marketing, orientate principalmente a rendere visibile e appetibile un sito su Internet in modo che il visitatore lo trovi e possa accederci.
Tra i siti che offrono un servizio di Autorisponditori sono da citare: www.getresponse.com; www.aweber.com

Cos’è l’Internet business
Con «Internet business» si può intendere una serie di strategie atte a generare reddito da un sito Internet.
Esistono diverse tipologie di siti web adatti all’Internet business e nello specifico:
- siti di commercio elettronico di prodotti fisici;
- siti di commercio elettronico di prodotti digitali (ebook, video corsi, audio corsi, ecc);
- siti promozionali;
- Blog;
- eBay;
- Dropshipping.

Commercio elettronico di prodotti fisici
Anche detto e-commerce, è il business adatto ad aziende che già vendono e distribuiscono prodotti fisici di qualunque genere.
In tal caso il sito di commercio elettronico non sarà altro che la versione virtuale del proprio negozio reale. In questo business il reddito si genera dai visitatori che, entrando sul sito, acquistano un prodotto immediatamente, o successivamente a seguito di offerte promozionali inoltrate via email attraverso appositi Autorisponditori di cui abbiamo già parlato in precedenza.

Commercio elettronico di prodotti digitali
La continua diffusione di Internet ha generato un mercato molto florido di prodotti digitali identificabili in libri elettronici (ebook), video corsi, audio corsi, consulenze online ecc. Grazie alla immaterialità di tali prodotti, questo mercato ha dato la possibilità a tutti di creare redditi anche importanti utilizzando esclusivamente Internet e un sito spesso realizzato in proprio e da casa.
In quest’ottica sono proliferati migliaia di cosiddetti «minisiti», ovvero siti monotematici dedicati alla vendita di un mono prodotto, molto spesso un libro digitale o ebook, che soddisfa l’esigenza di una nicchia di internauti.

Questa strategia viene dall’America e in special modo è stata a lungo teorizzata e applicata da Seth Godin, uno dei più importanti pensatori nell’attuale panorama dell’economia e del management mondiale.
Nei suoi libri Godin spiega come creare reddito rivolgendosi a delle nicchie specializzate offrendo servizi e prodotti specifici per le esigenze dei suoi estimatori.
C’è però da dire che in America il concetto di nicchia è comunque ampio grazie a una popolazione molto più vasta di quella italiana, permettendo così di trasformare un business orientato a un gruppo ristretto di persone in un business comunque molto redditizio.
In Italia a causa del basso numero dei suoi abitanti e ancora di più della bassissima percentuale di informatizzazione della popolazione stessa, cercare di creare reddito specializzandosi su una piccola nicchia è compito molto più arduo.

Siti promozionali
Totalmente diverso è invece l’Internet business che si può sviluppare attraverso la creazione di siti web promozionali o semplicissimi Blog.
Infatti i nuovi software permettono a chiunque, anche con poche conoscenze tecniche, di intraprendere un business comodamente da casa che può generare reddito sin dai primi giorni.
Se nel commercio elettronico è necessario avere dei prodotti da vendere siano essi materiali o digitali, in questo tipo di business non è necessario vendere, ma solo generare contenuti di qualità.
Per realizzare un sito web basta registrare un dominio, possibilmente usando un nome che sia una parola chiave coerente con i contenuti che si andranno a trattare sul sito, avere un hosting, ovvero un spazio web dove poter fisicamente poggiare il sito e quindi realizzare delle pagine web piene di contenuti interessanti su uno o più argomenti in modo che gli utenti, che cercheranno determinate parole chiave, saranno indirizzati attraverso i motori di ricerca verso il proprio sito, generando traffico e popolarità.

Blog Business
Ancor più semplice e immediato è realizzare un Internet business attraverso un blog.
La parola «Blog» nasce dalla fusione dei termini web e log, dove «log» sta per «diario di bordo» e «to log» per «tenere traccia».
Fu una coppia di coniugi americani a crearlo, nel 1997,  spinti dal bisogno di comunicare via web e allo stesso tempo di farlo superando le difficoltà tecniche tipiche di un normale sito web.
L’idea iniziale era molto semplice, il Blog non era altro che la versione elettronica del diario che spesso gli adolescenti e non solo utilizzano, per scrivere di getto i propri pensieri e idee. 
I due consorti crearono appunto un sistema che permetteva di «scrivere di getto» e inviare immediatamente online i propri scritti con un semplice click. L’obiettivo iniziale era quello di consentire a un gruppo di lavoro, diviso su spazi diversi, di poter comunicare in tempo reale.
Grazie alla semplicità di gestione e di pubblicazione sul web, da allora i blog si sono diffusi in tutto il mondo diventando prima punti di ritrovo di amici e gruppi e trasformandosi poi, in veri e propri strumenti di comunicazione e di marketing. Oggi esistono diverse tipologie di blog come a esempio:

- Blog personali: i più diffusi, dove l’autore scrive le proprie idee, racconti e progetti sullo stile del vecchio diario personale custodito nel cassetto.

- Blog d’attualità: in genere tenuti da giornalisti dove danno sfogo alle proprie opinioni su fatti di cronaca o di attualità, oppure da persone comuni che si limitano a commentare le notizie apparse sui giornali.

- Blog aziendali: tenuti dai dipendenti di un’azienda in modo meno informale di un sito web, ma in genere sempre sottoposti a dei regolamenti aziendali

- Blog tematici: dedicati allo sviluppo di una passione o di un tema in particolare. Questa tipologia è ottima per fare Internet business.

- Blog directory: si limitano a raccogliere link ad altri blog o siti su un determinato argomento, facendo da contenitore o aggregatore di notizie.

- Foto Blog: dove vengono pubblicati quasi esclusivamente foto invece che testi.

- Video Blog: dove vengono pubblicati quasi esclusivamente video invece che testi.

- Audio Blog: dove vengono pubblicati quasi esclusivamente contenuti audio in genere sottoforma di file MP3 ascoltabili sia sul proprio computer che scaricabili su lettori mp3.

- Blog Games: dove vengono pubblicati quasi esclusivamente giochi online invece che testi.

- Blog Vetrina: in genere tenuti da autori che li utilizzano per mostrare al pubblico le proprie opere come quadri, disegni, fumetti, video ecc.

- Blog politici: grazie all’estrema facilità di creazione e gestione, molti politici li utilizzano per avere un canale privilegiato con i propri elettori, per esporre problemi e condividere soluzioni in genere a livello locale.

- Urban Blog: in genere gestito da un gruppo di persone che entrano in contatto tra di loro attraverso il passaparola digitale in modo da poter socializzare utilizzando una piattaforma unica.

- Nanopublishing: ovvero blog spesso monotematici scritti da più autori.

- Blog Novel o Blog Fiction: una sorta di romanzo o novella diviso in più parti che si sviluppa sul blog. Spesso gli stessi visitatori attraverso i loro commenti influenzano lo sviluppo della storia.

Come creare un blog
Per creare un blog si possono utilizzare diverse piattaforme già presenti online di cui le più note e importanti sono: www.wordpress.com; www.blogger.com.
In entrambi i casi si può avere in pochi secondi un blog pronto all’uso. Unico neo di queste piattaforme è che non sono nate per fare Internet business, ma semplicemente per incrementare la popolarità della piattaforma stessa grazie a sempre più blog presenti e articoli scritti.
Per chi invece vuole creare un  blog allo scopo di generare reddito si consiglia: www.noiblogger.com, i quali su semplice richiesta inviata via email, creeranno e imposteranno un blog già pronto per fare Internet business grazie a strumenti e software già installati a tale scopo.

Come generare reddito da un blog
Come già accennato in precedenza, la tipologia di blog che più si adatta all’Internet business è quella dei blog tematici, orientati a trattare un solo argomento sviscerandone quante più sfaccettature possibili e specializzandosi sullo stesso così da attirare gli utenti alla ricerca di informazioni a riguardo.
Uno dei segreti per attirare utenti è quello di aggiornare quotidianamente il blog pubblicando articoli sempre nuovi sul tema principale, dando la possibilità ai visitatori di lasciare i propri commenti e prendere così parte alla vita del blog stesso.
Più saranno i visitatori del nostro blog e maggiore sarà la possibilità di trasformare tale traffico in denaro attraverso diverse strategie basate sull’inserimento di pubblicità all’interno sia del blog sia degli articoli stessi.
A tal fine le due strategie principali si basano su: pubblicità contestuali e affiliazioni.

Pubblicità contestuali
Create da Google, sono state la chiave del successo per l’azienda grazie al quale è diventata tra le più ricche al mondo.
La pubblicità contestuale si concretizza in annunci pubblicitari che possono essere posizionati in qualunque parte del blog o degli stessi articoli, in modo poco invasivo, ma soprattutto con pubblicità di inserzionisti che offrono beni e servizi correlati al tema principale della pagina in cui gli stessi vengono mostrati.
È stata questa la rivoluzione creata da Google, ovvero non limitarsi a posizionare pubblicità a caso nei siti degli utenti che chiedevano di mostrarle, ma creare un sistema che prima legge il contenuto della pagina che andrà a ospitare la pubblicità stessa, intercettandone le parole chiave e in base a queste posizionare solo annunci di inserzionisti coerenti con le parole chiave trovate.
Cosi facendo è stato aumentato notevolmente la percentuale di interesse alle pubblicità stesse offrendo al navigatore esattamente ciò che stava cercando, prima con l’articolo sul blog e poi con le pubblicità correlate posizionate sullo stesso. 
Questo innovativo metodo di fare pubblicità prende il nome di AdSense, che con il suo corrispettivo AdWords ha rivoluzionato il moderno Internet business.

Come funzionano AdSense ed Adwords
L’idea rivoluzionaria di Google fu quella di creare un sistema di annunci pubblicitari totalmente personalizzabili dagli inserzionisti sia nei costi, sia nei siti dove andavano mostrati e con l’aggiunta di molte altre funzioni che permettono di definire parametri che vanno dall’orario, all’area geografica dell’utenza alla quale ci si vuole rivolgere. Questo sistema prende il nome di Google AdWords.
Quindi non più semplici banner invasivi posizionati casualmente nei siti che trattano di argomenti totalmente opposti, o nel caso peggiore sono in concorrenza, ma un sistema basato su parole chiave e messaggi pubblicitari messi all’asta e per il quale chi paga di più per una determinata parole ha diritto a essere visualizzato per primo e più spesso.
Per ogni click che tale annuncio genererà, l’inserzionista verserà una quota a Google e parte di questa quota sarà rigirata come guadagno a coloro che si saranno offerti di pubblicare gli annunci Google nei propri siti o blog.
AdSense è quindi il nome del sistema complementare ad AdWords che permette di generare reddito semplicemente offrendo spazio su un qualunque sito blog.

Affiliazioni
Il secondo metodo usato per generare reddito da un sito promozionale oppure da un blog, è la pubblicizzazione di beni o servizi attraverso programmi detti di Affiliazione.
Attraverso questo sistema un’azienda detta Merchant che vende beni o servizi sul web, offre la possibilità al possessore di un sito web o blog, chiamato Affiliato, di promuovere i propri prodotti attraverso delle campagne pubblicitarie, in genere imposte dal Merchant stesso, per le quali sarà remunerato in base alle vendite generate da tali campagne.
Questi sistemi vengono spesso identificati con la sigla PPS che vuol dire per Pay per Sell (pagamento per vendita).
In pratica il possessore di un sito o di un blog si iscrive al programma di affiliazione di un Merchant, sceglie le grafiche o i testi da pubblicare sul proprio sito, e se un visitatore cliccherà  su tali link e comprerà qualcosa sul sito del Merchant, quest’ultimo girerà parte dei guadagni di tale vendita all’affiliato.
Ogni programma di affiliazione funziona grazie a un software che attraverso un sistema di link univoci tieni traccia di chi arriva e da dove, riuscendo così in modo automatico a dividere le diverse percentuali di utili generate.
Esistono migliaia di programmi di affiliazione in Italia e nel mondo; degno di nota in Italia è www.tradedoubler.com, il quale fa da aggregatore di diversi Merchant in un’unica piattaforma, permettendo così, con un’unica affiliazione, di poter proporre diverse aziende e prodotti sui propri siti.

eBay Business                
eBay è il sito di vendita online più importante e visitato al mondo. Presente in oltre 40 nazioni, nacque nel 1995 dall’idea di Pierre Omidyar con l’intenzione di aiutare la propria fidanzata a trovare alcuni pezzi mancanti per la sua collezione di PEZ, caramelle alla menta per l’alito fresco (più tardi caramelle al gusto frutta) contenute in dispense a forma di caricature di personaggi.
Pierre ebbe l’intuizione di creare un sistema di aste online in modo che chi avesse un prodotto da proporre potesse inserire un prezzo minimo, e se ci fosse stato interesse da parte di altri compratori avrebbero potuto rilanciare e far salire il prezzo finale. Da tale intuizione prese vita quello che in pochi anni è diventato il più conosciuto e visitato sito di aste online e vendita.
Grazie al sito eBay è possibile creare diversi Internet business, tra cui possiamo identificare i principali nei seguenti: vendita di oggetti personali e in disuso; acquisto e rivendita di prodotti nuovi; gestione di vendite per conto altrui; utilizzo del DropShipping per vendere senza acquistare.

Vendita di oggetti personali ed in disuso
Nei primi anni di sviluppo su eBay in Italia, venne fatta una ricerca statistica che evinse che ogni italiano ha in media in casa oggetti inutilizzati che, se venduti su eBay, avrebbero reso oltre 1000 euro.
Questo è infatti il metodo più semplice e immediato per generare reddito su Internet e allo stesso tempo ripulire la casa e la cantina di oggetti non più utilizzati o regali indesiderati. 
Vendere su eBay è molto semplice, basta registrarsi inserendo i propri dati anagrafici su www.ebay.it, fare una foto dell’oggetto da vendere, creare una descrizione e un titolo accattivante, definire un prezzo minimo di asta e metterla online attraverso il sistema di messa in vendita semplice e intuitivo presente sul sito stesso.
Se qualcuno sarà interessato all’oggetto messo in vendita potrà fare la sua offerta a riguardo e alla fine del tempo stabilito, l’oggetto verrà aggiudicato a colui che avrà fatto l’offerta più alta.
Per iniziare un Internet business su eBay con questa modalità basta avere la maggiore età, un computer connesso ad Internet e, ovviamente, qualcosa da vendere.
Tra i prodotti più richiesti su eBay ci sono gli oggetti da collezione (francobolli, cartoline, fumetti, monete, banconote, antiquariato ecc), quelli informatici anche molto datati, spesso utilizzati come pezzi di ricambio, e l’abbigliamento anche usato, ma in perfetto stato.

Acquisto e rivendita di prodotti nuovi
Un altro modo per utilizzare eBay come strumento di business su Internet è la creazione di un vero e proprio negozio di commercio elettronico sulla piattaforma di eBay stesso dove poter vendere beni e servizi.
Questa modalità è adatta per le aziende che già hanno un’attività di acquisto e rivendita e che attraverso questo nuovo strumento possono incrementare notevolmente il volume di affari grazie ai milioni di utenti che quotidianamente scelgono eBay per fare i propri acquisti, reputandolo un posto più collaudato e sicuro di molti altri.
Inoltre avere un negozio eBay ha il vantaggio supplementare di poter allargare i confini del proprio business oltre quelli italiani, potendo proporre i propri prodotti in contemporanea in tutti gli oltre 40 Paesi ne i quali il sito è presente.

Gestione di vendite per conto altrui
Grazie al continuo sviluppo della piattaforma eBay sempre più privati e aziende necessitano di persone che possano gestire le vendite dei propri prodotti in modo professionale su questa piattaforma. Questo aumento di richiesta ha dato vita a una nuovo modo di fare Internet business denominato dalla stessa eBay: «Assistente alle compravendite».
Basta essere abbastanza pratici delle procedure di vendita e gestione di un negozio eBay (tecniche e metodologie che si possono imparare gratuitamente seguendo video corsi presenti sul web. Il corso più famoso riguardo l’eBay business è disponibile gratis sul sito www.corsiformazionegratis.com.
Una volta acquisite le tecniche di base, in genere si inizia a fare esperienza gestendo prima le vendite di oggetti singoli di amici e parenti, per poi proporsi alle aziende di commercio come loro assistente per le vendite dei prodotti su eBay.
Molto spesso un’ottima strategia è quella di proporsi a negozi o grossisti come venditori online per aiutarli a smaltire gli eventuali magazzini di invenduti o prodotti fuori serie o delle stagioni precedenti.
Considerando che la maggior parte delle società che fanno attività di vendita hanno sempre una percentuale di invenduti, la maggior parte di essi saranno sempre accondiscendenti nell’avere una nuova fonte di vendita di tali surplus di merci.
Ciò non toglie che la gestione potrà allargarsi anche ai prodotti di normale vendita nel momento in cui la stessa azienda si renderà conto del potenziale di tale nuovo strumento online.

Utilizzo del DropShipping per vendere senza acquistare
Il Drop Ship identifica un sistema di vendita utilizzato con successo in America da svariati anni, con il quale chiunque può vendere i prodotti messi a disposizione da una o più aziende senza la necessità di doverli acquistare prima.
Grazie a questo rivoluzionario sistema, il venditore potrà proporre in vendita, con i canali a lui più graditi (vendite personali, siti, aste online, eBay, annunci su giornali ecc), i prodotti senza acquistarli e guadagnare la differenza tra il prezzo a lui riservato (in genere paragonabile ad un prezzo ingrosso) e il prezzo al pubblico a cui venderà gli oggetti.
Una volta ricevuti i pagamenti invierà l’ordine all’Azienda con il relativo saldo comprendente il totale dei prezzi riservati più le spese di spedizione, e la stessa Azienda si preoccuperà di effettuare le spedizioni direttamente ai clienti del venditore stesso.
Si stima che negli Stati Uniti oltre il 50% delle vendite realizzate via Internet, sia attraverso siti di commercio elettronico sia attraverso eBay, venga effettuato in Drop Ship.
Le potenzialità di tale sistema permettono a chiunque di potersi creare, senza investire, sia un sito di commercio elettronico, sia un negozio eBay, ma anche vendere attraverso articoli promozionali attraverso i propri siti e/o blog.
In Italia, purtroppo, il sistema del Drop Ship è ancora poco utilizzato dalle Aziende come metodo di sviluppo della propria forza vendita.
L’unica struttura operativa dedicata esclusivamente al Drop Ship in Italia è raggiungibile al sito www.bazarissimo.com, dove è possibile abilitarsi come venditore e quindi accedere allo speciale listino ingrosso dedicato a questo sistema.

Internet Business e Popolarità
A prescindere dalla modalità che si sceglie per essere presente online, l’obiettivo principale rimane quello di far conoscere il proprio sito a quanti più utenti sia possibile e per fare ciò esistono molte altre strategie atte esclusivamente ad attirare gente e accrescere la popolarità.
Alcune tra le più importanti che analizzeremo, sono: ottimizzazione SEO; registrazione in motori di ricerca e directory; Article Marketing; comunicati stampa; Social Network; rete di domini; video promozionali; web TV; contenuti gratuiti; regali, omaggi e promozioni.
L’utilizzo di ognuna di queste tecniche, se ben strutturata, assicurerà maggiori visitatori al proprio sito.

Ottimizzazione SEO
L’acronimo SEO (Search Engine Optimization) sta per ottimizzazione per i motori di ricerca, e indica una disciplina molto complessa e in continua evoluzione che mira a far risaltare il sito di volta in volta desiderato al fine di portarlo in alto nelle cosiddette SERP (Search Engine Report Page ), cioè nei risultati di ricerca degli stessi motori a fronte di una richiesta di un utente. Affinché ciò possa accadere, è necessario conoscere quanto meglio possibile il funzionamento dei motori di ricerca e dei loro algoritmi, i quali decidono la classifica di apparizione nei risultati.
Va ricordato che la maggior parte dei visitatori scopre o raggiunge un sito attraverso una ricerca fatta in uno dei motori esistenti (Google detiene oltre il 75% delle ricerche mondiali) ed è semplice comprendere quanto sia importante per un sito risultare tra i primi posti di tali risultati (in genere i primi 10 risultati sono quelli che otterranno maggior numero di visite).

Per ottenere questo difficile obiettivo si utilizzano principalmente tecniche SEO che si possono dividere in due macro categorie: tecniche da implementare sul codice di programmazione del proprio sito, e tecniche che mirano ad aumentare la «fiducia» dei motori di ricerca.
Entrambi gli interventi mirano a far si che il sito o blog salga nelle classifiche dei risultati dei motori di ricerche per determinate parole chiave.
Tale metodologia viene anche definita come «posizionamento organico», per distinguerlo dal posizionamento a pagamento che abbiamo precedentemente trattato (AdWords e simili).
Attuare una buona ottimizzazione sul proprio sito può determinare buona parte del successo di un progetto su Internet, in quanto genererà visitatori e popolarità in modo naturale (organico appunto) e non artificioso o a pagamento.
Un concetto fondamentale dell’ottimizzazione SEO è quello chiamato di «link popularity», ovvero il dato della mole di link (collegamenti esterni) che da altri siti puntano verso il sito che si vuole ottimizzare.
Maggiore sarà il numero di link, maggiore sarà la possibilità che i motori di ricerca inseriscano il sito nei primi posti dei risultati della ricerca in quanto, grazie a questo elemento, giudicano il sito più interessante di altri che non sono linkati dall’esterno.

In pratica un «link inbound» (collegamento entrante) si ha quando un altro sito o blog inserisce il collegamento al sito che si vuole ottimizzare o a una pagina di esso.
Questo fa facilmente comprendere che più saranno interessanti e utili i contenuti del sito, maggiore sarà la possibilità che altri siti linkino tali contenuti, aumentando di conseguenza la link popularity e quindi la posizione nei risultati delle ricerche nei motori. Al fine di aumentare sempre di più tale numero di collegamenti esterni e relativa popolarità, si sono sviluppate nel tempo nuove tecniche e strategie mirate principalmente a questo obiettivo, come la registrazione in motori di ricerca e directory. Effettuata l’ottimizzazione SEO del sito sul quale si vuole fare Internet business, è necessario comunicare ai motori di ricerca la propria esistenza nel web.

Nel mondo esistono migliaia di motori di ricerca, ma la maggior parte di essi non fanno altro che poggiarsi sui motori più grandi e dei quali rigirano i risultati cambiandone solo la veste grafica.
I principali motori di ricerca del mondo, ai quali è indispensabile comunicare la nascita di ogni nuovo sito sono i seguenti: www.google.com; www.yahoo.com; www.msn.com.
Un’altra risorsa importante per aumentare le visite su di un sito è la presenza all’interno delle cosiddette directory, ovvero dei siti contenitori di altri siti organizzati per categorie in modo da poter offrire un’ampia scelta al visitatore alla ricerca di qualcosa in particolare.
Siti che offrono il servizio di directory sono presenti a migliaia in tutto il mondo ma il più importante è www.dmoz.org.
Uno strumento software, molto utile per la registrazione sia nei motori di ricerca che in molte directory, si chiama WebCeo e si può scaricare nella versione base in modo gratuito dal sito www.webceo.com.

Article marketing
Sta a identificare una tecnica con la quale si pubblicizza un sito/blog o prodotto attraverso degli articoli dai contenuti interessanti che riportano all’interno i riferimenti al sito/blog di riferimento.
Tali articoli andranno pubblicati su appositi siti esistenti sul web nati esclusivamente come contenitori di articoli altrui.
Questi contenitori hanno una doppia valenza strategica, da una parte, attraverso gli articoli pubblicati, danno spunti ai proprietari di siti per scrivere notizie o nuovi contenuti, dall’altra danno la possibilità a chi ha un sito o prodotto da pubblicizzare, di utilizzare tali piattaforme per farsi conoscere e allo stesso tempo guadagnare un collegamento verso il proprio sito/blog per incrementare la link popularity.

In America tale strategia è molto conosciuta e utilizzata e tra i più importanti siti di Article Marketing in lingua inglese si possono citare: www.EzineArticles.com; www.ISnare.com; www.Articles Factory.com; www.GoArticles.com; www.IdeaMarketers.com.
Questi siti possono anche essere ottime fonti di idee per articoli da tradurre in lingua italiana.
Purtroppo in Italia sono ancora molto pochi i siti orientati a questo servizio, e se ne possono trovare diversi effettuando una ricerca sui motori di ricerca con la parola chiave «Article Marketing».
Un’altra tendenza che si sta facendo strada sia in America che ultimamente in Italia, è la compravendita di articoli di qualità. In pratica attraverso un sito web vengono messi in contatto gli articolisti da una parte (in genere giovani universitari con la passione per la scrittura che realizzano articoli originali), e i possessori di siti/blog dall’altra, alla continua ricerca di nuovi contenuti da pubblicare per arricchire e rendere popolare i propri siti.
Attraverso un sistema automatico, gli articolisti pubblicano articoli che vengono messi in vendita e ai quali viene attribuito un valore in base alla lunghezza dello stesso, e i proprietari di siti/blog possono scegliere e acquistare gli articoli stessi che, nel momento stesso che saranno acquistati, verranno cancellati dal sistema dando così all’acquirente la certezza dell’originalità e unicità dello stesso.
Per articoli in lingua inglese è da citare: www.constant-content.com, che permette sia di comprare un articolo e lasciarlo ancora in vendita, pagandolo meno, sia comprarlo ed eliminarlo dal sistema pagandolo di più; mentre in italiano il sito di riferimento è: www.onetimearticle.com, il quale permette di acquistare articoli unici e di qualità a prezzi molto contenuti così da dare a tutti la possibilità di incrementare i contenuti dei propri siti.

Comunicati stampa
È molto simile alla strategia dell’Article marketing, ma con la differenza che la pubblicazione e diffusione di comunicati stampa riguardanti il nostro sito/blog o prodotto, può avvenire non soltanto attraverso siti specializzati in tale attività, ma anche direttamente ai giornali o riviste del settore distribuite regolarmente nelle edicole.
La strategia comporta la stesura di semplici comunicati stampa (e non articoli come nel caso precedente) e l’invio degli stessi sui siti dedicati a questa attività ma anche a tutte le email delle redazioni delle riviste di settore. Se per esempio si volesse pubblicizzare un blog che parla di Internet marketing, si potrebbero recuperare dal web o dalle riviste stesse gli indirizzi email delle redazioni di tutte quelle pubblicazioni che trattano di Internet e di marketing o economia, e inviare alle stesse il comunicato stampa di presentazione.
Per aumentare la possibilità di riuscita di tale operazione, si consiglia di far seguire l’invio del comunicato a una telefonata alla redazione stessa per avere conferma della ricezione della mail e per sapere se reputano interessante pubblicare tale contenuto o meno. In realtà tale telefonata serve anche per stabilire un contatto con la redazione che potrà tornare utile in momenti futuri quando si avrà un nuovo comunicato da diffondere. Diversi sono in Italia i siti che pubblicano comunicati stampa, tra questi si possono citare:

www.comunicati-stampa.net

www.comunicati-stampa.com

Social Network 
Una rete sociale, meglio conosciuta con il termine inglese di Social Network, è formata da un gruppo di persone collegate tra loro da diversi legami sociali, che vanno dalla semplice conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro o ai vincoli familiari.
La versione Internet dei social network si concretizza in una delle forme più evolute della comunicazione della rete, dando la possibilità di tessere quotidianamente nuove reti di conoscenze sia dirette che indirette.
I social network su Internet nacquero nel 2003 in America, e si svilupparono principalmente attorno a tre aree tematiche: l’ambito professionale, quello delle amicizie e quello delle relazione amorose.
I primi siti a vedere la luce proprio in quell’anno furono: www.friendster.com; www.linkedin.com. Nel 2004 anche Google entra nel settore con la sua piattaforma chiamata www.orkut.com.
Attualmente i social network che vantano maggior numero di iscritti nel mondo sono senza dubbio:

www.myspace.com; www.facebook.com; www.netlog.com.

Il funzionamento dei Social Network è molto semplice: basta registrarsi con un proprio account, inserire i propri dati, indirizzo email, e fornire informazioni riguardo il proprio profilo (interessi, studi, hobby, lavoro ecc). A questo punto si possono invitare altre persone conosciute, che a loro volta potranno fare lo stesso, allargando sempre di più la rete di connessioni e quindi del proprio network idealmente fino a comprendere tutta la popolazione umana come prospettato nella teoria dei «Sei gradi di separazione» dello psicologo Stanley Milgram (teoria, supportata da test, che dimostra che ogni essere umano è legato ad un altro da non più di sei gradi di separazione).
Essere presenti con il proprio profilo nei Social Network più importanti è un’ottima strategia sia per aumentare il posizionamento nei motori di ricerca, che per incrementare la popolarità entrando in contatto con persone con le quali non avremmo mai avuto connessioni senza i network stessi.

Reti di domini
Tra le caratteristiche principali per essere visibili sui motori di ricerca va ricordata l’importanza che ha il nome del «dominio» del sito o blog.
Per dominio (tecnicamente conosciuto come DNS: Domain Name System) si intende il nome univoco attraverso il quale la rete Internet identifica un sito.
La scelta del nome di dominio è di vitale importanza nell’ambito dell’Internet business, in quanto, oltre a essere caratteristica fondamentale di indicizzazione per i motori di ricerca, sarà anche il nome che gli utenti utilizzeranno per ricordarsi o per condividere il sito stesso.
Le caratteristiche fondamentali che dovrebbe avere un nome di dominio per poter creare un Internet business si possono riassumere nelle seguenti: essere semplice da ricordare; essere breve; contenere almeno una parola chiave correlata al tema primario dei contenuti del sito; non contenere caratteri speciali come trattini, segni algebrici o underscore (trattini bassi); contenere parole nella lingua del sito stesso.
Una strategia molto valida ai fini del «posizionamento organico» da parte dei motori di ricerca è quella di avere dei collegamenti da parte di siti che hanno nome di dominio e contenuti simili o correlati al contenuto primario del sito/blog di cui si vuole incrementare la popolarità.
Se per esempio si volesse migliorare il posizionamento di un sito che tratta di ricette di cucina, sarebbe molto utile che abbia dei link da parte di siti che trattano anch’essi di cucina, e meglio ancora se tali siti avessero nel loro stesso nome di dominio le parole chiave «ricette» e «cucina».
A tal fine si possono utilizzare dei sistemi di registrazione di domini che oltre a essere molto economici, assicurano anche un piccolo spazio web disponibile per poter creare delle pagine semplici.
Attraverso tali sistemi si potrebbero acquistare nomi di domini strategici che non rispetteranno più la regole base suddette, in quanto serviranno solo per il posizionamento del sito base, e che conterranno le parole chiave di riferimento.
Continuando con l’esempio precedente, quindi, si potrebbero acquistare (se ancora disponibili e non ancora assegnati) i domini: ricette-cucina.info, ricettecucinaitaliana.com; ricette_cucina.net, e così via. Su tali siti poi si andranno a posizionare poche pagine che tratteranno di ricette di cucina e che avranno tutte link in uscita al sito primario che si vuole meglio posizionare.
Tra i siti che permettono tale strategia e quindi la registrazione dei nomi di dominio troviamo www.registrasito.com.

Video Promozionali e Video Virali 
Il diffondersi delle connessioni veloci ha permesso un rapido sviluppo anche del marketing attraverso dei contenuti video. Grazie a siti come www.youtube.com e video.google.com, è possibile per tutti pubblicare video di qualunque tipo e in breve tempo.
Sono così prolificati sul web video di tutti i generi, da quelli personali alle candid camera, parodie musicali e video pubblicitari. Sono sempre di più, infatti, le aziende che scelgono Internet per la propria pubblicità, sfruttando l’enorme potere di velocità di diffusione dato dalla rete stessa.

Una strategia sempre più utilizzata è quella di creare dei video cosiddetti virali, ovvero realizzati in modo da sembrare amatoriali e con contenuti studiati in modo che possano raccontare di sé, sfruttando così il sistema del passaparola su Internet che è molto più rapido e veloce dello stesso nel mondo reale.
Il concetto di base è molto semplice: se qualcuno trova su un sito un video simpatico, che emoziona, che fa riflettere o sorridere, lo manda via mail agli amici e colleghi che a loro volta faranno lo stesso e per lo stesso principio dei «Sei gradi di separazione» tale video si diffonderà per tutto il web rimbalzando nei 4 angoli del pianeta con una velocità e copertura vastissima. Inoltre coloro che avranno un sito o blog probabilmente ne parleranno e inseriranno un collegamento verso lo stesso video, aumentando così la popolarità dello stesso e dei siti in esso pubblicizzati.

Su siti come YouTube è anche possibile creare dei veri e propri canali personali, una specie di sito nel sito dove si possono inserire i video dello stesso produttore.
Questa tecnica è molto usata per coloro che producono prodotti digitali come video o audio corsi, o dalle scuole di formazione di varie discipline che pubblicano parti di corsi in modo gratuito, lasciando il visitatore con la voglia di continuare a imparare e invitandolo ad andare sul proprio sito, spesso per poter scaricare la versione intera del corso in modo gratuito o attirandolo con qualche altro omaggio che potranno ricevere visitando il sito e lasciando la mail.

WEB TV
Un’interessante evoluzione dei siti che offrono la possibilità di pubblicare video, sono le cosiddette web TV. In sostanza si tratta di siti dove chiunque può crearsi, molto spesso gratuitamente, una vera e propria televisione su Internet.
Si può realizzare un canale proprio, personalizzarlo, preparare dei palinsesti e fare delle dirette.
La televisione può inoltre essere integrata nei propri siti o blog. In Italia le web TV non sono ancora molto utilizzate come strumento di marketing, ma più a scopi hobbistici. Creare una web TV di qualità presuppone un minimo di conoscenze nel settore audio video e molto tempo a disposizione per la creazione di programmi validi sia nei contenuti che nella forma.
Tra i siti che offrono tale servizio sono da citare: www.ustream.tv e www.mogulus.com.

Contenuti formativi gratuiti
Quanto appena detto denota l’importanza di poter disporre di contenuti formativi gratuiti di qualità. Con formativi si intendono prodotti originali (in genere realizzati dal proprietario del sito) a carattere istruttivo/formativo.
In questa categoria rientrano gli ebook (libri digitali), i podcast (registrazioni audio mp3) e i video corsi. Realizzare un libro digitale (ebook) o un corso via email che si sviluppa «a puntate», sono tra le strategie più utilizzate per la cosiddetta «lead generation» di cui si è già accennato precedentemente.
Per creare un contenuto gratuito è necessario un semplice programma di video scrittura che sia in grado di salvare il documento in un formato molto comune denominato PDF (Portable Document Format), standard creato dalla Adobe e leggibile attraverso un software scaricabile gratuitamente chiamato Acrobat Reader (http://www.adobe.com ).
Per realizzare registrazioni audio ci sono diversi software più o meno professionali disponibili sul web, ma spesso sono sufficienti le applicazioni già presenti sulla maggior parte dei computer in commercio.
Per la realizzazione di Video Corsi uno dei migliori software è il Camstadia studio, scaricabile in versione di prova dal sito: www.techsmith.com.
I contenuti da creare dovrebbero essere coerenti con il contenuto del sito o blog che si sta promuovendo in modo da attirare utenti selezionati e non semplici avventori.
Il contenuto sarà inviato gratuitamente solo a coloro che lasceranno la propria mail e l’autorizzazione a poterla utilizzare per inviare messaggi informativi e promozionali, così facendo si sarà acquisito un lead, ovvero una persona interessata a un certo argomento alla quale si potranno offrire, in seguito, prodotti digitali a pagamento, corsi o prodotti fisici in affiliazione.

Contenuti generici gratuiti
A differenza dei contenuti formativi, quelli generici sono facilmente recuperabili sul web stesso. Fanno parte di questa categoria: software (programmi scaricabili gratuitamente dal web), template (grafiche già confezionate per realizzare siti web), icone e clipart (immagini per abbellire il proprio desktop o da utilizzare nei siti), tutorial ( istruzioni all’uso di qualcosa), suonerie e sfondi per cellulari, giochi da utilizzare via Internet (realizzati in formato Flash), cartoline virtuali.

Dalle statistiche effettuate sulle parole chiave più ricercate si evince che «gratis» e «gratuito» sono tra le parole maggiormente richieste dagli utenti del web, e in quest’ottica, offrire contenuti gratuiti generici, è un’ottima strategia per attirare visitatori sul proprio sito o blog.

Creare un’apposita sezione di risorse gratuite nel proprio sito è sempre ben apprezzato sia dagli utenti che dagli stessi motori di ricerca che premieranno la scelta veicolando traffico sul sito ospitante.
Per recuperare contenuti gratuiti basta cercare nei motori di ricerca e visitare i siti che verranno proposti nei risultati, selezionare quindi i contenuti più interessanti e realmente gratuiti e proporli sul proprio sito cercando di personalizzare la presentazione del contenuto stesso arricchendolo di parole chiave in modo che i motori di ricerca possano meglio indicizzarlo.

Omaggi e promozioni
Concettualmente simile alla strategia dei contenuti gratuiti questa variante è utilizzata generalmente dalle aziende di produzione di prodotti fisici che per far conoscere meglio ciò che producono danno solitamente in omaggio dei campioni a chi li richiede.
Viene molto utilizzata da marchi che hanno necessità di imporsi sul mercato in special modo nel settore dei prodotti di bellezza, profumi, cibi per animali o prodotti per bambini.
Oltre agli omaggi, molto spesso si lega la creazione di promozioni e coupon, sconto spendibili sul sito del produttore con il solito obiettivo di fidelizzare il cliente.

Conclusioni
Uno dei vantaggi dello sviluppo tecnologico è senza dubbio l’aumento delle possibilità per chiunque di creare, partendo da un’idea o intuizione, un sistema su Internet che possa generare guadagni crescenti nel tempo.
Realizzare un Internet business è ormai alla portata di tutti: basta avere un computer, una connessione a Internet, aprire un blog o un sito e poi, passo dopo passo, renderlo popolare traendone i frutti sin dal primo giorno.
Internet è diventato in pochi anni uno dei mezzi di comunicazione più importanti del pianeta, eliminando le distanze e aprendo nuove opportunità lavorative e commerciali.
Sono decine di migliaia le persone che in Italia vivono esclusivamente dalle rendite generate su Internet, e molte di più sono coloro che grazie alla rete si creano entrate supplementari ogni mese.
Vivere e guadagnare grazie alle proprie passioni è sempre stato uno dei massimi desideri dell’uomo e oggi grazie a Internet è diventato realtà.

Glossario

- E-commerce: sito di commercio elettronico, una forma di negozio virtuale.

- Motori di ricerca: area che permette di fornire e ricercare, su richiesta dell’utente, dati e informazioni presenti in Internet.

- Parole Chiave: parole utilizzate per effettuare un’indagine all’interno dei motori di ricerca.

- Posta elettronica: servizio di recapito messaggi gratuito attraverso la rete Internet.

- Autorisponditori: servizi o programmi che permettono di gestire liste di contatti attraverso l’invio di newsletter.

- Lead genaration: strategia utilizzata per l’acquisizione di contatti ai quali poter inviare email o offerte successivamente.

- Nome di dominio: è l’indirizzo con il quale la rete Internet identifica un sito.

- Hosting: spazio fisico sul quale un sito risiede.

- Blog: diario elettronico; in genere è un sito sul quale è installato un programma che permette la gestione di tale diario.

- Programmi di affiliazione: sistemi che permetto di essere remunerati se si inviano utenti su altri siti o se questi acquistano qualcosa.

- Dropshipping: sistema che permette di vendere oggetti senza doverli acquistare precedentemente, guadagnando sulla differenza di prezzo tra il prezzo riservato (in genere da ingrosso) e il prezzo di vendita.

- SEO: Search Engine Optimization, disciplina che comprende tutte le tecniche per ottimizzare un sito in modo da risultare nei primi risultati di ricerca in un motore di ricerca.

- Link popularity: quantità di link che puntano verso un sito specifico; maggiori saranno i link più alta sarà la link popularity.

- Link inbound: collegamenti entranti su di un sito da parte di un altro sito esterno.

- Directory siti: particolari siti contenitori di altri siti, divisi per categorie in modo da facilitarne la ricerca.

- Article Marketing: pubblicazione di articoli promozionali al fine di aumentare la popolarità.

- Social Network: siti attraverso i quali è possibile generare un network di persone attraverso i diversi gradi di separazione.

- Video virali: video, spesso amatoriali, che per la tipologia dei contenuti genera un potente passaparola.

- PDF: Portable Document Format, standard creato dalla Adobe e leggibile attraverso un software scaricabile gratuitamente chiamato Acrobat Reader www.adobe.com.