I promessi sposi, incipit
Uno dei più grandi esempi di testo descrittivo nella storia della nostra letteratura è l’incipit de “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, uscito nel 1840 nella sua edizione definitiva. Leggiamolo e cerchiamo di analizzarlo.
“I Promessi Sposi”, incipit
Alessandro Manzoni
Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte; e il ponte, che ivi[1] congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all’occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l’Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l’acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni. La costiera, formata dal deposito di tre grossi torrenti, scende appoggiata a due monti contigui, l’uno detto di san Martino, l’altro, con voce lombarda, il Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega: talché non è chi, al primo vederlo, purché sia di fronte, come per esempio di su le mura di Milano che guardano a settentrione, non lo discerna tosto[2], a un tal contrassegno, in quella lunga e vasta giogaia, dagli altri monti di nome più oscuro e di forma più comune. Per un buon pezzo, la costa sale con un pendìo lento e continuo; poi si rompe in poggi e in valloncelli, in erte[3] e in ispianate, secondo l’ossatura de’ due monti, e il lavoro dell’acque. Il lembo estremo, tagliato dalle foci de’ torrenti, è quasi tutto ghiaia e ciottoloni; il resto, campi e vigne, sparse di terre, di ville, di casali; in qualche parte boschi, che si prolungano su per la montagna. Lecco, la principale di quelle terre, e che dà nome al territorio, giace poco discosto dal ponte, alla riva del lago, anzi viene in parte a trovarsi nel lago stesso, quando questo ingrossa: un gran borgo al giorno d’oggi, e che s’incammina a diventar città.
Comprensione del testo
L’autore sta descrivendo:
- un ambiente urbano
- un ambiente montuoso e lacustre
- un ambiente costiero e pianeggiante
La descrizione ha un carattere prevalentemente:
- soggettivo
- oggettivo
Analisi del testo
Da quale punto di vista si muove la descrizione dell’autore:
- dall’alto
- dal basso
- entrambi
Quale dei cinque sensi è maggiormente sfruttato nella descrizione?
- l’udito
- la vista
- l’olfatto
Elenca tutte le parole che si riferiscono al senso prevalente.
L’autore fa uso di alcuni alterati per rendere la descrizione più espressiva. Indica quali sono e di quale tipologia (diminutivi, accrescitivi ecc.)
Ora tocca a te
Usando il testo di Manzoni come modello, fa’ una descrizione dall’alto della tua città, servendoti delle tue conoscenze e aiutandoti eventualmente con una cartina.
[1] Lì, in quel punto.
[2] Non lo distingua rapidamente.
[3] Salite ripide.