Curcio Medie

 

La regione prende il nome dalla via Emilia che la attraversa, costruita dal console romano Marco Emilio Lepido, nel 187 a.C.

 

Superficie: 22.125 km²
Abitanti: 4.009.000
Densità: 181 ab./km²
Capoluogo: Bologna (380.000 ab.)
Capoluoghi di provincia: Ferrara 131.700 ab., Forlì 107.800 ab., Modena 177.000 ab., Parma 170.000 ab., Piacenza 98.400 ab., Ravenna 139.800 ab., Reggio nell'Emilia 146.100 ab., Rimini 131.700 ab.
Altri comuni: Cesena 90.300 ab., Imola 64.900 ab., Carpi 61.600 ab., Faenza 53.500 ab., Sassuolo 40.900 ab., Riccione 34.200 ab., Casalecchio di Reno 33.500 ab., Lugo 31.600 ab., Formigine 29.800 ab., Cento 29.500 ab., San Lazzaro di Savena 29.200 ab., Cervia 25.600 ab., Castelfranco Emilia 24.500 ab., San Giovanni in Persiceto 23.900 ab., Fidenza 23.100 ab., Scandiano 22.900 ab., Mirandola 22.100 ab., Cesenatico 21.900 ab., Comacchio 21.800 ab., Argenta 21.700 ab., Vignola 20.900 ab., Correggio 20.800 ab.
Paesi confinanti: Lombardia e Veneto a nord, mare Adriatico ad est, Marche e San Marino a sudest, Toscana a sud, Piemonte e Liguria ad ovest
Monti principali: monte Cimone 2.165 m, monte Cusna 2.120 m
Fiumi principali: Po 652 km, Reno 211 km, Secchia 172 km, Panaro 148 km, Savio 126 km, Taro 125 km, Trebbia 115 km, Enza 112 km
Laghi principali: Comacchio

 

 

Popolazione
Come è organizzata, a livello demografico, la regione?
La popolazione, dopo la confluenza nelle grandi città e lo sfollamento delle campagne avvenuto negli anni Sessanta del Novecento, si è concentrata nelle corone suburbane, con una corrispondente perdita di abitanti nelle città maggiori. Si creano così tre distinte aree: la montagna spopolata (ca. 40 ab./km²); la bassa montagna, tra il Po e la via Emilia, anch'essa sostanzialmente poco popolata, ma con una densità quattro volte maggiore; lungo la via Emilia, un rettangolo equivalente al 20% della superficie regionale, si concentra metà della popolazione (densità media vicina a 450 ab./km²), convogliata nei centri urbani che costruiscono una vera e propria conurbazione lineare.

 

 

Territorio
Approfondiamo adesso l’aspetto morfologico.
Regione dell’Italia settentrionale, l’Emilia Romagna ha una caratteristica forma triangolare. La regione è il risultato di un’integrazione geografica sotto diversi aspetti: la configurazione morfologica, il clima, la vegetazione, i caratteri etnici, sociali, culturali della popolazione. I territori di Forlì, Ravenna, parte del Bolognese (Imola) e, secondo taluni, il Ferrarese, costituiscono la subregione Romagna. Quasi metà del territorio è montuoso. La dorsale dell'Appennino non è continua; l'erosione fluviale forma valli approssimativamente parallele in direzione ovestest. Le cime più alte, da nord a sud sono: i monti Penice (1.460 m), Lesina (1.724 m), Ragola (1.710 m), Alpe di Succiso (2.017 m); sul confine con la Toscana: Cusna (2.120 m), Corno alle Scale (1.945 m), Cimone (2.165 m), Fumaiolo (1.408 m) da cui nasce il Tevere.
I principali passi sono: della Cisa (1.041 m), del Cerreto (1.264 m), dell'Abetone (1.388 m), di Verghereto, ecc. L'idrografia è costituita da fiumi a carattere torrentizio, generalmente assai brevi, di cui alcuni tributari del Po (Trebbia, Nure, Taro, Parma, Enza, Secchia, Panaro), altri con foce nell'Adriatico (Po di Volano, Reno, il maggiore della regione, lungo 211 km, Lamone, Savio, Rubicone, ecc.); da lagune e stagni sul litorale (tra cui le Valli di Comacchio) e da canali di bonifica. Sul territorio montano si estendono i boschi (15,7% della superficie), con frequenti querceti, castagneti, faggete, abetine; i pascoli permanenti occupano il 4,81% del territorio. La zona collinare è coltivata specialmente a viti, a orti, a frutteti. Lungo il litorale, presso Ravenna, si estendono le pinete. Vediamo la traduzione grafica delle percentuali indicate.

 

 

Clima
Com’è il tempo in Emilia Romagna?
Il clima è subcontinentale; un po' più mite verso il mare è caratterizzato da inverni rigidi con frequenti nevicate ed estati calde e asciutte. A Bologna la temperatura media invernale è di 3,2°C (spesso scende sotto zero), quella estiva di 22,7°C (con punte frequenti sopra i 30 - 35°C, fino a 38°C). La piovosità oscilla da più di 1.000 mm annui sui rilievi (1.500 - 2.000 mm nelle zone più alte) a 500 - 600 mm nella pianura. Frequenti sono le nebbie in pianura, specialmente sugli stagni.

Economia
Analizziamo ora il sistema economico dell’Emilia Romagna.
Un'agricoltura intensa e progredita costituisce la base economica della regione.
Si produce principalmente frumento (12.736.000 quintali), mais (9.947.000 quintali), barbabietola da zucchero (37.953.000 quintali); inoltre si coltivano: patate, riso, orzo, avena, canapa, tiglio lino, tabacco, ortaggi e legumi, pomodori, frutta (pesche, susine, ciliegie, mele, pere, ecc.). Seguono: funghi, tartufi, foraggi, vini pregiati (Lambrusco, Albana, Sangiovese) e comuni (nel 2000 la produzione di uva è stata di 9 milioni 195 mila quintali).
Intenso e razionale è l'allevamento di bovini (produzione di carne e latte), suini, ovini e caprini. Nell'Adriatico è ricca la pesca e famose sono le anguille delle Valli di Comacchio. Alle colture è dedicato il 66,50% della superficie, che è stata, fin dall'antichità, gradualmente bonificata, sia nei rilievi (rimboschimenti, sistemazioni a griglie, laghetti collinari, ecc.) sia in pianura, dalle acque dilaganti, acquitrini, stagni, ecc. Molto fertili le pianure bonificate del Delta Padano, del Ferrarese, di parte delle Valli di Comacchio (valle dell'Isola). Dalle risorse agricole derivano le molte e fiorenti industrie: saccarifera, conserviera (di pomodori, frutta, ortaggi) e molitoria. L'allevamento è base dell'industria dei formaggi, tra cui celebre il parmigiano (Reggio, Parma) e degli insaccati (salumi e prosciutti a Parma, e mortadelle a Modena).
La regione offre anche risorse minerarie: petrolio nei territori di Piacenza, Parma, Ravenna, ricchi i campi metaniferi nella stessa zona, con centinaia di pozzi profondi fino a 5.000 m; sono stati, inoltre, costruiti circa 2.000 km di metanodotti che collegano i campi di Cortemaggiore, Malalbergo, ecc., con quelli del Ferrarese e con i centri dell'Italia settentrionale, con Bologna e Ravenna fino al mare. Nella regione sono sorte raffinerie e centrali elettriche; nell’interland di Ravenna si è costruito un vasto complesso industriale che ha trasformato la zona: si lavorano anche oli minerali; è stata costruita in mare un'isola artificiale che è capolinea di un oleodotto. Si sfruttano i campi di torba nel Ferrarese e quelli di zolfo nel Cosenate. Nella regione troviamo inoltre cave di materiali da costruzione e di laterizi e cementi, terre per le ceramiche. Numerose sono le sorgenti d’acque minerali e termali curative (a Salsomaggiore, Castrocaro, Porretta). In Emilia Romagna fioriscono industrie automobilistiche (officine Ferrari e Maserati), tessili, chimiche (di fertilizzanti, ecc.), di strumenti di precisione, siderurgiche (fonderie), della lavorazione del legno e derivati, per la produzione del raion, del sapone, di materie plastiche, e industrie idroelettriche; famose le ceramiche di Faenza.
Lungo la costa si allineano ottime stazioni balneari (Rimini, Cesenatico, Cervia, Cattolica, ecc.) che contribuiscono allo sviluppo del turismo, soprattutto estivo; l'Abetone è una buona stazione di soggiorno estivo e di sport invernali. Leggiamo ora i valori rappresentati nel grafico.

 

 

Viabilità e comunicazioni
La viabilità è coordinata alla via Emilia dalla quale si diramano le strade verso l'Appennino e verso la pianura, con raccordo lungo la costa.
L'Autostrada del Sole dà un notevole apporto alle comunicazioni. Sviluppate anche le ferrovie: lungo la via Emilia, proveniente da Ancona, è la linea Rimini - Bologna - Piacenza; l'altra ferrovia, Rimini – Ravenna – Parina - La Spezia, ha importanza soprattutto commerciale. Linee trasversali alla regione sono la Firenze - Bologna, e la linea che, per la Porretta, va a Pistoia.
L'unico vero e proprio porto (costruito artificialmente) si trova presso Ravenna e ha carattere commerciale; alle foci di fiumi o di canali (a Rimini, Cesenatico, Cervia, ecc.) si trovano scali pescherecci.
La regione possiede tre aeroporti: a Bologna (Borgo Panigale), a Forlì e a Rimini.

Curiosità
La pianura Padana è la più vasta pianura d’Italia, si estende per 46.000 km². Ha origine alla base delle Alpi Piemontesi, dove raggiunge circa 500 metri d’altezza e scende dolcemente verso il mare Adriatico. Costituisce il bacino idrografico del Po che l’attraversa proprio al centro. Sia per ragioni geologiche, sia per tradizione, è opportuno distinguere l’alta pianura Padana dalla bassa pianura Padana; la prima costituita prevalentemente dalla ghiaia permeabile, la seconda da argille impermeabili che trattengono l’acqua e formano acquitrini. Al limite tra le due zone della pianura Padana le acque, infiltratesi nella zona permeabile a contatto con terreni impermeabili, ricompaiono in sorgenti dette «risorgive» o «fontanili».

 

ATTIVITÀ PER LE COMPETENZE

1- Quanti abitanti popolano questa regione?

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2- Fai una ricerca a 360 gradi sulla Pianura Padana.

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3- Come si presenta l'economia di questa regione?

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4- Come si caratterizza il clima?

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5- Quali sono le caratteristiche territoriali di questa regione?

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Emilia Romagna, vista panoramica.
Chiesa di San Luca, Bologna.
Prosciutto crudo di Parma, prodotto DOP della regione.
Bologna vista dall’alto.
Castello di San Marino.
Duomo di Modena.
Riviera Romagnola, meta estiva vivace e movimentata.
Il Parmigiano Reggiano formaggio a pasta dura e a lunga stagionatura.