Curcio Medie

Andiamo a scoprire insieme il significato dei principali termini tecnici del linguaggio geografico.

 

FAGLIA
Termine che indica la frattura di una serie di strati rocciosi, il cui spostamento provoca contatti fra terreni di età diversa. Il piano di f. è la superficie lungo la quale avviene tale spostamento e può essere verticale o inclinato; quando il piano di faglia è inclinato, la massa rocciosa sovrastante viene chiamata tetto e quella sottostante muro (o letto).

FALDA ACQUIFERA
Zona sotterranea costituita da terreni permeabili, saturi d’acqua in parte o completamente. La f. può essere limitata inferiormente da uno strato impermeabile (f. freatica) o essere racchiusa fra due strati impermeabili, che hanno funzione di pareti (f. artesiana). In quest’ultimo caso, le acque sono dotate di una certa pressione idrostatica, in virtù della quale possono risalire fino alla superficie, attraverso fori naturali o artificiali.

FALESIA
Scarpata costiera molto ripida, generalmente senza vegetazione, originatasi in seguito all’azione diretta o indiretta del mare. Le f. sono tipiche coste di località a forti escursioni di marea.

FARAGLIONE
Massa rocciosa sviluppata in altezza e situata in prossimità delle coste. I f. rappresentano locali residui della demolizione di una falesia in via di arretramento.

FAUNA
Termine che indica l’insieme degli esseri viventi del regno animale, usato comunemente in riferimento al complesso animale di una precisa regione geografica o di un determinato ambiente.

FIORDO
Tipo di costa alta formata da un golfo profondo e stretto, a pareti molto ripide, tipica di regioni in cui si verifica una intensa erosione glaciale. I f. nascono come valli fluviali, successivamente glacializzati e invasi dal mare.

FIUME
Corso d’acqua naturale caratterizzato da lunghezza, ampiezza di bacino, pendenze generalmente ridotte, alimentazione perenne e regolare. Un sistema fluviale è costituito in generale da un tratto montano a carattere torrentizio, un tratto intermedio e uno terminale, in pianura, che costituisce il f. vero e proprio. Il profilo longitudinale può essere occasionalmente interrotto da cascate, che l’erosione tende ad appianare; nel profilo trasversale si possono distinguere il letto in magra e il letto in piena. Un f. raccoglie le acque di una regione anche mediante affluenti, dando vita a un reticolo fluviale; se non defluisce in un altro f., termina in mare o in un bacino chiuso per mezzo di una foce, che può assumere caratteristiche morfologiche diverse. La classificazione dei f. avviene in base al regime idrologico del loro bacino di alimentazione, su cui incidono soprattutto la fusione delle nevi invernali e l’andamento delle piogge.

FLORA
Insieme delle piante, sia spontanee che coltivate, che crescono in un determinato territorio; lo studio, la descrizione e la classificazione della f. avviene solitamente in relazione alla sua distribuzione geografica.

FOCE
Parte terminale di un corso d’acqua, corrispondente all’immissione delle sue acque in un bacino lacustre o più propriamente in mare. In prossimità della f. la velocità della corrente tende ad annullarsi, determinando il deposito del materiale ancora trasportato. Il termine può indicare anche una gola d’erosione o un valico lungo una dorsale montuosa.

FONTI ENERGETICHE
Termine che indica l’insieme delle risorse ambientali da cui l’uomo trae energia. Le f. inesauribili disponibili sul pianeta forniscono in prevalenza energia meccanica in forma cinetica, attraverso il vento, le correnti e i salti d’acqua; il Sole offre la possibilità di sfruttare direttamente l’energia termica o convertire l’energia luminosa in energia elettrica, tramite appositi pannelli. Sono dette f. rinnovabili quelle in grado di ricostituirsi in un ciclo medio - breve (raccolti vegetali, foreste di legname), in tempi che non soddisfano tuttavia i ritmi della società industriale. Fortemente utilizzate e destinate all’esaurimento sono le f. non rinnovabili: i combustibili fossili (carboni e idrocarburi) derivano da un lunghissimo processo chimico e fisico, che si svolge su accumuli di materia vegetale in decomposizione, in ambiente povero di ossigeno. La sola f. ulteriore è costituita dai combustibili nucleari, il cui utilizzo continua a presentare però un elevato grado di pericolosità, sia durante il funzionamento delle centrali, sia per lo smaltimento delle scorie radioattive.

FORESTA
Ampia estensione boschiva, costituita da alberi ad alto fusto, arbusti e piante rampicanti, con vegetazione che varia principalmente in funzione della latitudine, dell’altitudine, del clima, dell’umidità e dell’esposizione al Sole. Si distinguono f. vergini, con piante sempreverdi e fitto sottobosco, f. spinose, f. a galleria, sviluppate sulle due rive di un corso d’acqua, f. nebulari, f. inondate e f. mediterranee. Nel loro complesso, le f. rappresentano circa il 20% delle terre emerse.

FOSSA OCEANICA
Depressione stretta e allungata dei fondi oceanici, generalmente adiacente alle isole nella parte rivolta al continente. Larghe tra i 40 e i 120 km e lunghe tra i 500 e i 4.500 km, le f. possono essere profonde migliaia di km (la maggiore è la fossa delle Marianne, che misura 11.022 m di profondità). FOSSILE. Resto, traccia o impronta di un organismo animale o vegetale, vissuto in tempi geologici lontani e conservatosi all’interno della crosta terrestre.

FOTOSINTESI
Processo mediante il quale le piante verdi e altri organismi vegetali convertono l’energia luminosa in energia chimica potenziale, che viene impiegata per la sintesi di sostanze organiche partendo da composti inorganici ossigenati, a basso potere energetico (anidride carbonica e acqua).

FRANA
Termine che indica il distacco di masse rocciose e altro materiale da versanti collinari o montuosi, in discesa verso valle. In una f. si distinguono la testa, luogo dove è avvenuto il distacco, la lizza, superficie sulla quale il materiale è scivolato, e la falda, accumulo di materiale franato.

FRONTE
Termine che indica, in meteorologia, la linea che separa in superficie masse d’aria con caratteristiche fisiche diverse.

FUSO ORARIO
Ciascuna delle 24 aree in cui è suddivisa la superficie terrestre, di ampiezza pari a 15° di longitudine. I f. adottano per convenzione l’ora del proprio meridiano centrale, a partire dal meridiano di Greenwich, e seguono generalmente i confini dei paesi nei quali sono adottate le ore corrispondenti.