Curcio Medie

Andamanesi; Ainu; Papua

Nelle isole Andamane , nell’Oceano Pacifico non molto lontano dalla costa birmana, vivono gli Andamanesi,  uno dei popoli cacciatori-raccolgitori più bellicosi del mondo e forse meno conosciuti; grazie  a questa loro bellicosità, sono rimasti senza contatti diretti con la cosiddetta società dei consumi, conducendo una vita del tutto primitiva  A differenza della maggior parte degli altri popoli cacciatori-raccoglitori, gli Andamanesi sono un popolo sedentario, quasi totalmente dipendente dal mare che fornisce loro cibo in abbondanza senza costringerli a spostamenti. Utilizzano l’arco per catturare i pesci marini che nuotano in superficie (ma anche i maiali selvatici che vivono nella foresta) e gli arpioni per catturare le tartarughe marine.

Gli Ainu sono un popolo antichissimo che vive in alcune isole del Giappone e della Siberia orientale; presentano tratti fisionomici di tipo europeo , di cui vanno fieri perché li distinguono dai loro invasori -governanti  Giapponesi.

L’economia degli Ainu è fondata sulla caccia, sulla pesca e sulla raccolta dei frutti. La prima è il principale mezzo di sopravvivenza durante i mesi invernali, mentre le altre due sono fruttuose soprattutto in estate. La loro arma principale è il coltello di ferro a cui si aggiungono l’arco, le frecce , la lancia e la clava; le frecce usate per la caccia all’orso e ai cervi vengono avvelenate con l’aconitina, un veleno estratto dalla radice tuberosa dell’Aconitum. La stagione della pesca comincia ad aprile, per proseguire sino ad ottobre, quando i giganteschi salmoni risalgono i fiumi; li catturano con appositi arpioni e poi li uccidono a colpi di clava; a giugno prevale l’attività di raccolta dei vegetali.

Con il nome generico di Papua vengono indicati quei popoli che abitano la Nuova Guinea e che comprendono gruppi etnici assai diversi fra loro. A seconda che  abitino le foreste dell’interno o le formazioni paludose costiere, possono essere considerati cacciatori-raccoglitori o pescatori-raccoglitori. Praticano l’allevamento dei maiali, a cui attribuiscono un forte valore rituale e sociale, tanto da farli allattare dalle donne. La Nuova Guinea è la terra degli uccelli e gli indigeni li considerano come  un bene prezioso; per questo hanno stabilito una severa regolamentazione sulla loro uccisione: gli esemplari maschi, per esempio, possono essere uccisi solo quando hanno completato il loro sviluppo e quando si sono già riprodotti. Le penne degli Uccelli sono usate dai Papua come “valuta” pregiata per l’acquisto di merci durante gli incontri tra abitanti di diversi villaggi o rappresentano la dote, insieme a un certo numero di maiali, che l’uomo deve pagare alla famiglia della sposa.

I Negritos sono popolazioni che vivono nelle foreste dell’ Asia sudorientale, soprattutto nelle Filippine ; sono caratterizzati da statura bassa ( per questo sono detti i Pigmei asiatici), pelle scura e lineamenti del tutto diversi da quelli delle altre popolazioni asiatiche e si contraddistinguono per essere cacciatori-raccoglitori di foresta. Secondo una delle teorie più accreditate, i Negritos sarebbero dei «relitti isolati» di un antico popolo che era diffuso in tutta l’Asia sudorientale prima dell’espansione delle altre  razze asiatiche oggi dominanti.

Nel 1960 i Negritos censiti erano 15.000, ma  in seguito alla distruzione delle foreste, il loro numero dovrebbe essere diminuito.
È probabile che la grave situazione economica delle Filippine scoraggi i Negritos , «i poveri più poveri del mondo», ad abbandonare la foresta per svolgere un’improbabile lavoro nella società moderna; tuttavia non mancano gli sfruttatori che per una ciotola di riso al giorno e una povera capanna li tentano a lavorare come braccianti agricoli a basso costo.